DISTRETTO 13 - LE BRIGATE DELLA MORTE

Ai suoi ordini capitano, primo incarico distretto di polizia 13.

"Perchè nell'ambiente ti chiamano Napoleone?" "Un giorno te lo dirò." "Quando?" "Nel momento della morte!" "No, non ci sarò, non mi piace vedere la gente morire."

"Hai da fumare Wells?" "Sì, ma non voglio dartene." "E perché?" "Come, non lo sai? Il fumo uccide." "Tu sei sempre così stronzo, vero?" "Lassù che cosa ti fumerai? Le nuvole?" "Lassù, vedremo..."

Mi dice proprio male oggi. E un altro giorno se ne va. Nella mia situazione, i giorni sono come le donne. Ognuno diventa dannatamente prezioso, e finiscono sempre per lasciarti.

Quello straccio vuol dire vendetta. Anche a costo di morire, sono dei pazzi, non gliene frega niente di farsi ammazzare pur di soddisfare il loro gusto di uccidere. Dicono... che è bello morire.

Uno sbirro che mi augura buona fortuna... è proprio la fine.

"Un uomo che ha fede... una rara qualità. Tu che dici?" "In vita mia non ho mai creduto nell'aiuto che mi viene dal di fuori." "Forse sei stata sempre insieme a gente sbagliata." "Sono stata in polizia per ben cinque anni." "Lo dicevo io che hai sbagliato tutto." "E tu?" "Io... credo solo in me stesso."

Davanti a due cose un uomo non deve fuggire anche se gli costano la vita: una donna indifesa che non può scappare con te..." "Purtroppo noi due ci siamo incontrati fuori tempo." "Sì, è una storia vecchia per me. Io sono nato fuori tempo."