Ultimo aggiornamento:
07/01/2025
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DUNE (1984)

Anno: 1984
Regia di: David Lynch
Genere: Fantascienza
Il principio è un periodo di delicati equilibri. Sappiate che questo è l'anno 10191. L'universo conosciuto è governato dall'imperatore Padishah Shaddam IV, mio padre. In questo periodo la più preziosa e vitale sostanza dell'universo è il Melange, la Spezia. La Spezia allunga il corso della vita, la Spezia aumenta la conoscenza, la Spezia è essenziale per annullare lo spazio. La potente gilda spaziale e i suoi navigatori che la Spezia ha trasformato nel corso di oltre 4000 anni, usano il gas arancione della Spezia, che conferisce loro la capacità di annullare lo spazio, e cioè di viaggiare in qualsiasi parte dell'universo... senza mai muoversi. Oh già, ho dimenticato di dirvelo, la Spezia esiste su un solo pianeta nell'intero universo conosciuto, un arido e desolato pianeta con vasti deserti. Nascosta tra le rocce in queste zone desertiche vive una popolazione conosciuta come i Fremen, che attende secondo un'antica profezia l'avvento di un uomo... un messia, che li guiderà finalmente verso la vera libertà. Il pianeta è Arrakis... conosciuto anche come... Dune.
La potente sorellanza Bene Gesserit manipolava da novanta generazioni le linee genetiche di varie razze per ottenere il Kwisatz Haderach, l'essere supremo.
"Non sono dell'umore giusto." "L'umore giusto? L'umore riguarda gli animali e gli innamorati, non i guerrieri."
"Avresti veramente versato il mio sangue?" "Se avessi combattuto al di sotto delle tue possibilità, ti avrei lasciato una cicatrice a perenne ricordo."
Il primo passo per evitare una trappola è di conoscerne l'esistenza.
"Che la mano di Dio sia sempre con te." "E che sia con tutti noi."
Un uomo ha bisogno di nuove esperienze. Esperienze che gli restino dentro, arricchendolo. E gli consentano di crescere. Senza cambiamenti... qualcosa si addormenta dentro di noi. E raramente si sveglia. Il dormiente deve svegliarsi.
Cercheremo di salvare quanto più possibile. Ma devo avvertirti... non devi farti illusioni... per il padre... niente! Hai creduto davvero di poter generare il Kwisatz Haderach, l'essere supremo dell'universo?
La mia migliore discepola, e... la mia più grande... delusione.
"Che c'è nella scatola?" "Molto dolore!"
Non devo aver paura. La paura uccide la mente. La paura è la piccola morte che porta con sè l'annullamento totale. Guarderò in faccia la mia paura. Permetterò che mi calpesti e mi attraversi. E quando sarà passata, aprirò il mio occhio interiore e ne scruterò il percorso. Là dove andrà la paura non ci sarà più nulla. Soltanto io ci sarò.
"Esiste un posto... che ci terrorizza tutte... noi donne. E' stato detto: un uomo un giorno verrà. Il Kwisatz Haderach. Egli andrà dove noi non possiamo. Molti uomini hanno tentato." "Hanno tentato e hanno fallito?" "Hanno tentato e sono morti."
E' con la sola volontà che metto in moto il mio pensiero. E' col succo di Saffo che i pensieri acquistano rapidità. Le labbra si macchiano e le macchie sono un segno di riconoscimento.
Noi computer umani mettiamo in moto il pensiero con la sola volontà. E' col succo di Saffo che i pensieri acquistano rapidità. Le labbra si macchiano e le macchie sono un segno di riconoscimento. Con la sola volontà mettiamo in moto il pensiero.
Colui che ha il controllo della spezia ha il controllo dell'universo.
Ecco... la profezia dei Fremen. Qualcuno verrà presto, una voce verrà da un altro mondo, porterà la guerra santa, il Jihad, che purificherà l'intero universo e ci farà uscire dall'oscurità eterna.
L'acqua è vita.
La profezia dice conoscerà i nostri usi, come se fosse nato tra noi.
Benedetto sia il Creatore e la sua acqua, benedetta la sua venuta e la sua partenza, possa il suo passaggio purificare il mondo.
Mi chiameranno Muad'dib.
"Tu sei forte. Sarai conosciuto come Usul che significa forte come la base del pilastro. Soltanto tra noi sarai chiamato così. Ora scegli tu il nome col quale potremo chiamarti davanti a tutti." "Come chiamate quel piccolo topo canguro nella seconda luna?" "Noi lo chiamiamo Muad'dib."
Il sogno diventa realtà.
Dimmi delle acque del tuo pianeta, Usul.
"Se tu sarai una reverenda madre, sarà solo Shai-Hulud a giudicarlo." "L'acqua della vita..."
Colui che può distruggere una cosa, può anche controllarla.
Il mio nome è una parola che uccide.
Usul, ecco quindici dei nostri migliori guerrieri. Saranno la tua guardia del corpo. Sono i Fedaykin.
Io sono già morto per tutti se non tento di diventare quello che dovrei essere.
Padre... il dormiente si è svegliato!
Lunga vita ai guerrieri Fremen!
Cerca di penetrare col tuo sguardo là dove non osi guardare, mi troverai con lo sguardo fisso su di te!
La tua parola porterà la morte eterna a coloro che sono contro i giusti.
Noi Fremen usiamo dire: Dio ha creato Arrakis per addestrarvi i suoi fedeli. Nessuno deve andare contro la parola di Dio.
Tutto questo è possibile... perché lui è Kwisatz Haderach.