Ultimo aggiornamento:
07/01/2025
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ELVIS & NIXON

Anno: 2016
Regia di: Liza Johnson
Genere: Storico
Mai smettere di sognare.
Stiamo precipitando, amico mio. Ci troviamo a un bivio. O la va o la spacca per questo paese. E questo paese mi ha creato, capisci? Esisterebbe un Elvis Presley se fosse un paese comunista? Certo che no.
Che razza di uomo sarei se non offrissi il mio aiuto.
"Non ci crederai mai. Non dicevi di trovare un amico al Presidente, qualcuno esterno all'ambiente?" "Sì." "Non sai chi si è appena presentato all'ingresso nord ovest chiedendo di vederlo." "Senti, basta con i misteri... chi?" "Il Re." "Di quale paese? Il Presidente non ha appuntamenti con sovrani..." "Non uno qualsiasi, il Re... Elvis."
"Prima che vi facciate strane idee... sappiate che noi ce li teniamo stretti." "Noi chi?" "Io e Lucille."
Se gli americani venissero a sapere che il Presidente Nixon ha rapporti di qualsiasi genere con il più famoso uomo di spettacolo sulla faccia del pianeta ci farebbe molto comodo e non intendo solo per la lotta alla droga ma soprattutto può davvero aiutarci con l'elettorato giovane.
Sono un uomo adulto che usa la lacca. E poi guarda qua. Questa è la tinta nera per i capelli. E ho anche quattro diverse creme per il viso. E questa sai cos'è? Pomata per emorroidi. Dice che ti sgonfia le borse sotto gli occhi. Poi mi metto questi anelli e mi butto addosso il resto. E così divento una cosa, divento un oggetto. Capisci? Non sono diverso da una Coca Cola.
La differenza tra me e te, Jerry, è che quando tu entri in una stanza, tutti vedono Jerry, vero? Ma quando in una stanza arrivo io... a tutti viene in mente il primo bacio dato con uno dei miei pezzi in sottofondo o magari ripensano alla volta che la fidanzata li ha lasciati dopo che aveva visto Blue Hawaii. Ma non vedono mai me. Non vedono mai il ragazzino di Memphis nel Tennessee. Lui è sepolto, Jerry. L'hanno sepolto così a fondo... sotto l'oro e i gioielli e i soldi... e i flash dei fotografi... il trucco di scena... le urla dei fan. Nemmeno io mi ricordo più di lui ormai.
Lei, signor Presley, ha un appuntamento col Presidente degli Stati Uniti d'America.
"Benvenuti alla Casa Bianca." "Grazie mille." "Bella, vero signor Presley?" "Sì... sembra un pò casa mia."
"Una volta annunciato, lei potrà entrare nello studio ovale... il Presidente sarà seduto alla sua scrivania ma lei deve aspettare sulla porta finché lui non la chiama." "Ma certo." "Il signor Presley entra, se non toglie gli occhiali da sole... Nixon deve aspettare finché lui non gli parla." "Gli... occhiali da sole?" "Il Presidente le stringerà la mano, dopodiché la inviterà a sedersi, le indicherà lui dove deve farlo." "Ricevuto." "Invece, se Elvis gli occhiali se li toglie vuol dire che sta per abbracciarlo." "Non so se questa sia una buona idea." "Sul tavolino al centro troverà una bottiglia chiusa di Dottor Pepper, la prego di non aprirla e la prego di non berla perché quella è solo per il Presidente." "Per quanto riguarda il bere di solito facciamo trovare a Elvis una serie di bevande, niente di particolare, diciamo giusto tè caldo col limone, bibite, acqua." "E un pò di snack... di quelli buoni." "Ci sarà anche sul tavolino al centro un piccolo vassoio con noccioline miste da un lato e delle M&M's dall'altro." "Mi piacciono le M&M's." "Mi dispiace ma anche quelle sono solo per il Presidente." "Gli diciamo pure del karate?"
Lo sa che avevo un fratello gemello, Presidente? Identico. Jessie Garon Presley. E' arrivato 35 minuti prima già morto. L'hanno... l'hanno messo in una bella scatola sul tavolo in cucina mentre mamma continuava a spingermi fuori. A volte mi metto a pensare a come saranno stati quei minuti per lei. Il momento più felice e quello più triste che la vita può darti. Certe volte penso che Dio si sentiva in colpa per lei così ha dato a me la fortuna destinata a entrambi. Ti fa riflettere, no?
L'8 viene frainteso immancabilmente. Può sentirsi molto solo, ha un carattere volubile, è fortemente individualista e può diventare un protagonista del mondo... anche se di solito involontariamente. O può diventare uno strumento del fato per la vita degli altri.