Ultimo aggiornamento:
07/01/2025
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EXODUS

Anno: 1960
Regia di: Otto Preminger
Genere: Storico
Vuole del tè o qualche cosa di più spiritoso?
"Non valeva la pena che qualcuno ci lasciasse la pelle." "Ne vale mai la pena?" "Sì, signora... secondo me sì."
Abbiamo un detto nell'Indiana: più coraggio ha il topo, più il gatto si ingrassa.
Crede di essere Mosé?
Noi non abbiamo amici all'infuori di noi stessi.
"Avallare ordini non è responsabilità degli ufficiali subalterni." "E assumere le responsabilità è ciò che trasforma i subalterni in superiori."
"Io non ce l'ho con gli ebrei in nessun senso... ma sono dei piantagrane." "Non c'è dubbio, se ne mettono due insieme c'è un litigio assicurato, tre scoppia una rivoluzione." "Sì... e la metà sono comunisti." "Sì e l'altra metà sono strozzini." "E hanno anche un'aria buffa... io li individuo lontano un miglio."
Uno sciopero della fame è un affare molto serio... perché una volta cominciato può finire solo quando avrete vinto o quando sarete morti.
Non abbiamo nessun buon motivo per vivere se non cominciamo a batterci immediatamente così che ogni ebreo sulla faccia della terra possa tornare a sentirsi di nuovo un essere umano.
Quando si commette uno sbaglio, lo si ammette, lo si analizza e lo si corregge.
Ogni persona a bordo di questa nave è un soldato... e l'unica arma che abbiamo è che siamo disposti a morire.
Gli dica ciò che Dio disse a Mosé: va dal faraone e digli così 'il Signore ha detto lascia andare il mio popolo acciocché possa servirmi'... Esodo, capitolo otto, versetto primo.
Mi hai chiesto come io da ebreo permettessi una cosa simile... e adesso mi ritrovo a chiedermi come chiunque possa permetterlo, ebreo, cristiano, buddista, maomettano o agnostico che sia.
Noi viviamo insieme da amici. Ed è naturale che noi viviamo in pace. Poiché è una parola che noi traduciamo quasi allo stesso modo. Noi diciamo 'Salam' e voi 'Shalom'. Suggelliamo per sempre la nostra amicizia con il più bello dei brindisi ebraici... 'Lechaim', alla vita.
Per me, un uomo che abbia solo il suo lavoro è uomo soltanto per metà.
Non conosco nazione che esista ora o sia esistita che non sia nata dalla violenza. Terrore, violenza, morte... sono le levatrici che portano al mondo le nazioni libere.
Tu hai detto una giusta decisione. Posso dirti una cosa? Primo: la giustizia in sé è un'astrazione completamente priva di sostanza. Secondo: parlare di giustizia e di ebrei nella stessa frase è un'assurdità logica. Terzo: si può discutere la giustezza delle pretese arabe sulla Palestina come si può discutere quella delle pretese ebraiche. Quarto: nessuno può dire che gli ebrei non abbiamo avuto più della loro parte di ingiustizia negli ultimi dieci anni quindi io affermo quinto: lascia che la prossima ingiustizia vada a danno di qualcun altro.
"Tutte le diversità far i popoli sono immaginarie. La gente è tutta eguale. Comunque si chiami." "Non ne sia così sicura. I popoli sono diversi. E hanno il diritto di essere diversi. Amano essere diversi. E' inutile far finta che la differenza non esista, esiste. Deve essere solo riconosciuta e rispettata."
Le ferite mortali non fanno soffrire... sono già occupato a morire.
In questo tuo fatale ottimismo sei dell'Haganah. Praticamente sei dell'Irgun. Ma nel cuore sei d'Israele.
Possa Allah proteggerti in tutti i giorni della tua vita.
O sono sempre con te o non sono con te. Sta a te la scelta. E questo è il momento di farla.
Questo è Taha. Mukhtar di Abu Yesha. E questa è Karen. Segretaria della Commissione Alloggi Baracca 12, Gan Dafna. Non abbiamo un cadì che preghi per l'anima di Taha. Né abbiamo un rabbino che preghi per Karen. Taha meritava di vivere una lunga vita, circondato dalla sua famiglia e dalla sua gente. E la morte lo avrebbe incontrato come una vecchia amica offrendogli il dono del sonno. E' venuta invece da nemica. E Karen che amava tanto la vita e la viveva con la purezza d'una fiamma, perché Dio l'ha dimenticata? Perché ha dovuto incontrare la morte alla sua età? E tutta sola... e al buio. Noi fra tutti i popoli non dovremmo più sorprenderci quando la morte ci raggiunge. Con il mondo impazzito e le stragi in massa, dovremmo essere abituati a queste uccisioni senza senso. Ma io non mi ci sono abituato né riuscirò mai ad abituarmici. Io guardo questi due esseri umani e ho voglia di ululare come un cane. Vorrei gridare al mondo che altri due innocenti sono stati assassinati. E' giusto che questi due esseri riposino vicini nella tomba perché se la divideranno in pace. Ma i morti si dividono sempre la terra in pace e non è sufficiente. E' ora che ci provino anche i vivi. A poche miglia da qui, c'è chi combatte e muore e noi dobbiamo andare a raggiungerli. Ma io giuro sui corpi di queste due persone che verrà il giorno in cui arabo ed ebreo divideranno in pace e in vita questa terra che hanno sempre condiviso nella morte. Taha vecchio amico e carissimo fratello... Karen... creatura di luce, figlia d'Israele... Shalom.