HALO - NIGHTFALL

Ogni giorno nasce un nuovo giorno. E nasce una promessa. Un milione di possibilità prende forma sotto il sole che sorge. Ma cosa accadrebbe se la prossima volta non ci fosse alcuna possibilità. Se non la morte. La vostra e di tutto ciò che avete conosciuto. Come agireste in quell'oscurità annunciata... e come ne uscireste? Noi siamo semplicemente soldati. Ci insegnano l'onore. L'onore è sacrificio, sacrificio significa morte, nostra e del nemico. In qualche modo, alla radice delle cose, è per questo che ogni soldato è addestrato. Distruggere il lavoro di Dio. Prendere la vita là dove solo Dio può donarla. Che cosa sarebbe se non fossimo soldati ma Dei?

C'è sempre qualcuno che vuole essere Dio. Qualcuno che non conosci... invisibile... come una forza maligna dietro l'universo, che vuole privarti del tuo diritto fondamentale... la vita.

Non voglio il vostro rumore ma i vostri occhi.

Qui nessuno molla nessuno, chiaro? E non andiamo nel panico. Non è un'opzione.

Silenzio. Dicono sia il grande alleato del soldato. Gli garantisce l'effetto sorpresa, rivela i movimenti del nemico. Ma ho scoperto molto tempo fa che è una bugia. Perché il silenzio permette al soldato di pensare. Gli da il tempo di avere paura. E un soldato spaventato inizia a compiere scelte. Scelte che servono ad allontanare la paura. Scelte... che rovinano tutto.

La morte arriva per tutti... specie per i soldati. Arriva... certa come il sole. Si è spaventati se si ha paura di ciò che ci aspetta dall'altra parte. Se nell'anima vedi la tenebra... invece che la luce. In fondo, penso che i soldati siano degli dei. Essi donano la vita perché altri possano vivere... in pace, anche se la pace è solo effimera. Chi sopravvive, riceve una parte di te. Le tue azioni sono i semi delle loro. Il sacrificio fa progredire. E nei loro ultimi istanti, i soldati sanno che dovranno rispondere alla stessa domanda che tu stesso ti sei posto: con la tua vita, crei la morte... o con la tua morte... crei la vita? Questa è la mia domanda per te, comandante Locke. Tu come morirai... e per che cosa?