Ultimo aggiornamento:
07/01/2025
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IL MIO NOME E' NESSUNO
Anno: | 1972 |
Regia di: | Tonino Valerii |
Genere: | Western |
"Pà... ma ci sarà qualcuno più veloce di lui?" "Più veloce di lui? Nessuno!"
Sono due le cose che vanno dritte al cuore di un uomo... le pallottole e l'oro!
"Ehi! Fallo pagare prima." "E perché?" "Perché hai la faccia di uno che è destinato a vivere poco."
L'unico modo di allungarsi la vita è cercare di non accorciarla.
"Se te ne vai anche tu, chi ci rimane? Nessuno!" "Smettere a volte è più difficile che cominciare."
"Vedo che mi conosci proprio bene." "Tutti conoscono bene Jack Beauregard. Sei l'ultima speranza di giustizia di questo paese."
"Sai cosa capita agli ammiratori? Diventano presto invidiosi... subito dopo arroganti e tronfi, sicuri di sé e per ultimo... cadaveri." "Beh, certo a tanti fa male vivere troppo."
"Pensa che bello, fin da ragazzo ti ho sempre sognato così: una pianura sterminata e deserta, centocinquanta figli di puttana scatenati a cavallo da una parte e dall'altra parte... tu, solo." "Perché solo centocinquanta?" "Il Mucchio Selvaggio sono solo centocinquanta, no?" "Ah già, soltanto che cavalcano e sparano come fossero mille. Dì un pò, ma tu chi sei?" "Io? Nessuno." "Allora prima diventa qualcuno così ci andiamo in due e li accerchiamo."
Beato chi divide col prossimo i pesi della vita.
"Sto cercando qualcuno." "Amico o nemico?" "Sono affari miei." "Come si chiama?" "Sono affari suoi!"
Sanpekinpa, un bellissimo nome in Navajo.
Sono sempre i migliori che se ne vanno.
Hai detto che ti chiami Nessuno. Sta tranquillo, qui un nome te lo fai di sicuro su una di quelle.
Vedo che hai perso gusto alla storia privata. Vediamo di aggiornarla. Oggi 3 giugno 1899: Nessuno.
"Quattro colpi e un buco solo. Proprio come ai bei tempi." "I bei tempi non ci sono mai stati. Dì un pò: qual'è il tuo gioco?" "Io ho giocato solo da bambino e giocavo a Jack Beauregard."
Quando il rischio è piccolo... la ricompensa è piccola.
Sembrano finti per quanto sono belli.
"Pensa che bel colpo. Finiresti su tutti i libri di storia." "Così tu saresti tra quelli che leggono... e io invece tra quelli che muoiono."
"Luccichi come la porta di un bordello. Ti vedrebbe anche un cieco a dieci miglia di distanza" "Beh, a me piace che la gente mi veda." "Ma la gente può non condividere il piacere."
"Fortuna fottuta! Fortuna maiala! Fortuna merda! Fortuna..." "Che non ce l'aveva con te."
Dalle nostre parti i furbi sono cugini dei morti.
"Una partita a due?" "Tu sapresti giocarla?" "Beh, per me tutte le partite sono a due... io e gli altri."
Sprechiamo giorni, mesi e anni e poi tutto ad un tratto... ci accorgiamo che mancano soltanto trenta secondi.
La morte non è mai uno scherzo.
Di Nessuno ce n'è tanti, son riflessi tutti quanti, ma uno solo vero c'è, indovina un pò qual è.
Non è facile far girare le palle.
Preferisco morire per colpa mia che vivere per colpa tua.
"La conosci la storia dell'uccellino? Mio nonno me la raccontava sempre." "Diventare nonni era estremamente difficile ai tempi miei."
Allora, quest'uccellino non sapeva ancora volare... Durante l'inverno, in una notte fredda, ruzzola giù dal nido e finisce sul sentiero. Comincia a gridare PIO PIO PIO come un matto. E sta per morire di freddo... Ma fortuna per lui, ecco che arriva una vacca. Lo vede e pensa di scaldarlo e così, alza la coda e... PLASH, una margherita bella e fumante, grossa così. L'uccellino al caldo è tutto contento, tira fuori il capino e ricomincia PIO PIO PIO più forte di prima! Ma un vecchio coyote lo sente e arriva di corsa. Allunga una zampa e lo tira fuori dalla cacca. Lo pulisce per benino e poi... se lo ingoia in un solo boccone! Il nonno diceva che la morale c'è... ma che bisogna trovarsela da soli.
"Tu credi ancora alle favole, vero?" "Eccome! Per esempio: questo è il buono e deve vendicare suo fratello. Questo qua invece... questo è il cattivo, e deve morire perché ha ucciso il fratello del buono. E questo..." "E' qualcuno che farebbe meglio a farsi i fatti suoi." "No, questo è Nessuno."
"Perché vuoi farmi diventare un eroe?" "Ma lo sei già... ti manca solo un gran finale. Ti manca l'impresa da leggenda."
"Un uomo che è un uomo deve pur credere in qualcosa..." "Nella vita ho incontrato di tutto: ladri, assassini, preti e preti spretati, ricattatori, ruffiani e perfino qualche uomo onesto, ma uomini soltanto... mai!" "Proprio di quelli parlo. Non si incontrano quasi mai... ma sono gli unici che contano."
"Quel ragazzo sta entrando in un brutto guaio." "Nooo, sta solo entrando nella storia."
Ma guarda come sono diventati giovani questi vecchi.
Il destino spesso lo si incontra proprio sulla strada presa per evitarlo.
"Allora... adesso che mi hai messo nella storia... come ne esco?" "C'è soltanto un modo." "Quale?" "Devi morire!" "Dove?"
Avevi proprio la vita appesa a un filo, Jack.
Caro Nessuno... morire non è poi la cosa peggiore che possa capitare a un uomo. Guarda me. Sono morto da tre giorni e finalmente ho trovato la pace. Dicevi sempre che la mia vita era appesa a un filo. Beh... adesso anche la tua è appesa a un filo. E sono in molti a volerlo tagliare... quel filo. Ma a te piace rischiare. E' il tuo modo di sentirti vivo. Ecco vedi, forse la differenza tra te e me è tutta qui. Io, quando capivo che c'era un guaio in vista se potevo l'evitavo. Tu no, se il guaio non c'è, te lo inventi e poi risolvi tutto lasciando il merito a un altro, così puoi continuare ad essere Nessuno. Non è mal pensata, sai? Ma stavolta hai giocato grosso e sono già in troppi a sapere che sei qualcuno, così finirai anche tu per farti un nome e allora vedrai che non avrai più tempo per giocare... e sarà sempre più dura, finché magari troverai anche tu uno che ti vuol mettere nella storia. E per tornare ad essere Nessuno... si può solo morire.(1 di 5)
Beh, d'ora in poi dovrai camminare nelle mie scarpe. E forse ti passerà un pò di tutta quella voglia di ridere che c'hai. Ma una cosa la puoi ancora fare. Conservare un pò di quell'illusione che faceva muovere noi altri, quelli della vecchia generazione. E anche se lo farai col tuo solito tono da burla, te ne saremo grati lo stesso. Perché in fondo... ai miei tempi eravamo dei romantici, credevamo ancora di poter risolvere tutto faccia a faccia con un buon colpo di pistola.(2 di 5)
Allora il west era immenso, sconfinato, deserto, un posto dove non si incontrava mai due volte la stessa persona. Poi... beh, poi sei arrivato tu ed è diventato piccolo, affollato, ci si incontra continuamente. Eppure se tu puoi ancora andare in giro acchiappando mosche, lo puoi fare anche perché prima ci sono stati quelli come me. Sì, quelli che devono finire sui libri di scuola perché la gente deve pur credere in qualcosa, come dici tu. Ma non potrai certo farlo per molto tempo ancora. Il paese è cresciuto... è cambiato. Io non lo riconosco più e già mi ci sento straniero. Ma quello che è peggio è che anche la violenza è cambiata. Si è organizzata e un buon colpo di pistola non basta più. Ma tu lo sai già, perché questo è il tuo tempo, non più il mio.(3 di 5)
A proposito, ho trovato anche la morale della storiella che raccontava tuo nonno. Sì, quella dell'uccellino che la vacca aveva coperto di merda per farlo star caldo e poi fu tirato fuori e mangiato dal coyote. E' la morale dei tempi nuovi: non tutti quelli che ti buttano della merda addosso, lo fanno per farti del male... non tutti quelli che ti tirano fuori dalla merda, lo fanno per farti del bene... Ma soprattutto... quando sei nella merda fino al collo... stà zitto!!!(4 di 5)
Perciò, uno come me deve andarsene. E devo dire la verità, la tua è stata una buona idea, all'altezza dei tempi nuovi. Con il tuo finto duello hai trovato il modo più pulito di farmi uscire dal west. Del resto io sono stanco... e gli anni non fanno dei sapienti, fanno solo dei vecchi. E' vero che si può anche essere come te, giovani di anni e vecchi di ore. Sto sputando sentenze, eh? Ma è colpa tua, come vuoi che parli un monumento nazionale? Ti auguro di incontrare uno di quelli che non si incontrano mai, o quasi mai, così potrete farvi compagnia. Per me è difficile che il miracolo si ripeta... ma, come si dice, la distanza fa più cara l'amicizia e l'assenza la fa più dolce. Ma adesso che non ti vedo da tre giorni comincio già a sentire la tua mancanza. Beh, ora ti devo proprio lasciare. E anche se sei un gran ficcanaso, rompiscatole, impiccione, grazie di tutto. Ah, dimenticavo... quando vai dal barbiere, assicurati che dietro al grembiule ci sia sempre la faccia giusta.(5 di 5)