IL TALENTO DI MR. RIPLEY

Ognuno deve avere un suo talento.

Adoro Venezia. Vedi Venezia e poi muori. Si dice così? O è Roma?

Vorrei sapere come mai, quando gli uomini giocano, giocano sempre ad ammazzarsi.

Io non fingo di essere una persona diversa da quella che sono... al contrario di te.

"Qualunque cosa tu faccia... la più terribile, la più dolorosa, per te ha un senso, no? Nella tua testa. Nessuno può pensare veramente di essere un mostro." "Sì, ma il pensiero d'aver ucciso qualcuno deve pur sempre tormentarti." "Forse, prendi il passato e lo metti in una stanza, lo metti in cantina. Chiudi bene a chiave e non ci torni più. Io faccio così." "Anch'io, solo che avrei bisogno di tutto il palazzo." "Poi incontri una persona speciale e vorresti soltanto consegnarli la chiave e dirgli... apri, dai, entra. Ma non puoi farlo perché è buio, lì. Pieno di demoni. E se qualcuno vedesse come è brutto lì dentro."

Vorrei una gigantesca gomma da cancellare e cancellare tutto... cominciando da me stesso.

Quello che un uomo dice alla sua bella è molto diverso da quanto rivela a un amico.

Si dice non puoi sceglierti il padre e la madre... ma non puoi sceglierti neanche i figli.

Non mi interessano le stronzate... non le dico e non le sto a sentire.

"Indovina cosa mi manca in questo momento." "Non lo so, cosa ti manca in questo momento?" "Niente."

Ho sempre creduto molto meglio essere un falso qualcuno che un'autentica nullità.