Ultimo aggiornamento:
07/01/2025
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IL TRENO

Anno: 1964
Regia di: John Frankenheimer
Genere: Guerra
Questa è arte degenerata. Quale ligio ufficiale del terzo Reich dovrei detestarla. Ma non posso approvare questa strana teoria che pretenderebbe di stabilire i gusti e le idee mediante leggi.
Il denaro è un'arma.
"Fermare un treno non è facile, signorina." "Ci si può morire a fermare un treno." "Specialmente se uno è francese e il treno è tedesco."
Quei quadri sono parte della Francia. I tedeschi vogliono portarseli via. Ci hanno rubato la terra, il cibo. Vivono nelle nostre case. Ora cercano di rubarci la nostra arte. Questa bellezza, questa visione della vita creata qui in Francia. Che appartiene a noi. Che ci è stata data. Che ci è stata affidata. Non lo capisce? Per il bene di tutti. Questo... è il nostro orgoglio, ciò che abbiamo creato e conservato per il mondo. Ci sono cose peggiori per cui a volte si rischia la vita.
"Sii prudente quando parli con loro." "Sono troppo vecchio per esserlo."
Quando si comincia a fare una cosa, non si può lasciar perdere.
Forse tu ti senti un eroe e non ti importa di vivere... ma che diritto hai di fare questo?
Gli uomini sono dei pazzi, gli uomini vogliono fare gli eroi... e le loro vedove piangono.
"Vedrai... nessuno si farà del male." "Non ci si fa del male, si muore."
Labiche. Ecco il tuo premio, Labiche. Alcuni dei più grandi quadri del mondo. Sei soddisfatto, Labiche? Provi forse una qualsiasi emozione vicino a loro? Per te un quadro ha lo stesso significato che una collana di perle per una scimmia. Hai vinto per pura fortuna. Mi hai fermato senza sapere che cosa facevi o perché. Tu sei nessuno, Labiche. Un mucchio di muscoli. I quadri sono miei. Saranno sempre miei. La bellezza appartiene agli uomini che sanno apprezzarla. Essi apparterranno sempre a me o a uomini come me. Ora, in questo momento... non potresti neanche dirmi perché hai fatto quello che hai fatto.