Ultimo aggiornamento:
07/01/2025
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INTERCEPTOR - IL GUERRIERO DELLA STRADA
Anno: | 1981 |
Regia di: | George Miller |
Genere: | Fantascienza |
La mia vita si spegne e la vista si oscura. Mi restano soltanto dei vaghi ricordi di un caos immane. I sogni infranti delle terre perdute. E l'ossessione di un uomo sempre in lotta... Max. Era figlio dei tempi in cui il mondo viveva sotto il dominio dell'oro nero e i deserti brillavano per le fiamme delle gigantesche torri che estraevano il petrolio. Ora tutto è distrutto, scomparso. Come e perché non lo ricorda più nessuno. Ma è certo che un immane conflitto annientò due grandi potenze. Senza il petrolio, l'uomo tornò alle sue origini primitive e tutte le sue macchine favolose andarono in rovina. Tutti i popoli tentarono di raggiungere un accordo ma nessuno riuscì a fermare la valanga del caos. Nel terrore dei saccheggi e nelle fiamme della violenza il mondo scoppiò e tutte le sue città crollarono una dopo l'altra. L'uomo si nutrì di carni umane per sopravvivere. Su tutte le strade vincevano coloro che avevano la forza e i mezzi per piombare sulle vittime e depredarle... anche dell'ultimo respiro. Niente aveva più valore di una piccola tanica di benzina. I deboli scomparivano senza lasciare neanche il segno di una croce su delle misere pietre. Nel ruggito di un motore, quelli come Max si difendevano dai demoni del passato e dalle inutili speranze di un futuro, svuotati di ogni sentimento umano. Condannati ad inseguire ogni piccola traccia di vita nelle terre perdute. E alla luce di quei giorni desolati, Max imparò a dominare il suo destino.
"Cosa vuoi di più, dimmelo." "Ho già tutto quello che voglio." "Ma non hai un futuro."
Ma allora tu che vuoi? Che cosa cerchi? E' chiaro, Max... che tu non sei un uomo che non vuole niente. O ti basta così poco? Eh... sprecare un giorno dopo l'altro. Come uno sciacallo. Non devi farlo. Non puoi vivere della carogna di un mondo che non esiste più. Qual è stata la tua tragedia? Avanti, dimmela. Che ti è successo? Ne hai ammazzati troppi... o ne hai visti morire tanti? Hai perso la tua famiglia? Ah... è così. Hai perso la tua famiglia e ora ti senti un dannato. Non sei una vittima. E se anche fosse così, non sei l'unico. Qui tutti hanno perso tutto. Ma nessuno si è arreso. Perché abbiamo ancora la dignità degli esseri umani. Ma tu... se vivrai come loro, non sarai niente.
E... Max, nessuno lo vide più. Ormai, egli vive soltanto nei nostri ricordi.