Ultimo aggiornamento:
07/01/2025
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Il database contiene:
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JFK - UN CASO ANCORA APERTO
Anno: | 1991 |
Regia di: | Oliver Stone |
Genere: | Drammatico |
"To sin by silence when we should protest makes cowards out of men." - Ella Wheeler Wilcox
Kennedy è il simbolo delle nuove libertà degli anni sessanta e rappresenta agli occhi del pubblico americano il cambiamento.
Ogni parte della mia mente e del mio spirito sarà dedicata alla causa della libertà in tutto il mondo.
Ciò che fondamentalmente ci accomuna è che tutti abitiamo questo piccolo pianeta, respiriamo tutti la stessa aria, abbiamo tutti a cuore il futuro dei nostri figli... e siamo tutti mortali.
Dio, mi vergogno di essere americano oggi.
Una volta dei nostri, sempre dei nostri.
Qui ci troviamo dietro a uno specchio a due facce. Il bianco è nero. E il nero è bianco.
Era come se tutto fosse congelato. Sembrava che la gente avesse smesso di respirare. Sembrava di guardare una fotografia.
Ci vuole mestiere per uccidere col fucile, capo. Bisogna concludere che è per questo motivo che nessun capo di stato è stato mai ucciso col fucile in duecento anni.
Quelli come lei se piove passano fra una goccia e l'altra.
Faccio il mio lavoro affinché loro crescano in un paese dove la giustizia non sia solo un'idea vaga di cui leggono sui libri di storia.
Io non confermo, non smentisco né discuto.
Non si esce dalla CIA... una volta agganciato, ci sei dentro a vita.
Chi ha ucciso il presidente? E' un mistero... è un mistero avvolto in un enigma dentro a un enigma. Nemmeno lo stronzo che ha sparato lo sa, non lo capite?
Potrei darle un nome falso ma non lo farò... mi chiami X.
Vennero violate le più fondamentali regole precauzionali che abbiamo... e questa è la migliore indicazione che ci fu un massiccio complotto a Dallas. E chi poteva organizzarlo? Le operazioni in nero.
E' questa la vera domanda, no? Perché? Il come e il chi sono solo diversivi per il pubblico.
Il principio organizzativo di ogni società, signor Garrison, è proprio la guerra.
L'autorità che lo stato ha sul popolo risiede nel suo potenziale bellico.
Tutto ciò ebbe fine il 22 novembre 1963.
Come Cesare, Kennedy è circondato da nemici. C'è qualcosa che cova ma non ha una faccia. Eppure tutti gli addetti ai lavori lo sanno.
Tutto a compartimenti stagni. Nessuno ha detto... deve morire. Non c'è nessuna votazione. Niente nero su bianco. Nessuno è responsabile. E' una cosa vecchia come la crocifissione. Ha presente un plotone d'esecuzione? Cinque cartucce, una a salve. Nessuno è colpevole. Perché ogni elemento del sistema di potere che sa, ha una plausibile capacità di smentita. Non ci sono collegamenti compromettenti. Salvo che al massimo livello di segretezza. Ma la parola d'ordine è che la cosa deve riuscire. Non importa quanti moriranno. Non importa quanto costerà. Gli esecutori devono uscirne comunque vincenti. E non dovranno mai essere soggetti ad azione legale. Per nessun motivo e da parte di nessuno. Un classico colpo di stato.
Non riesco a credere che l'abbiano ucciso perché voleva cambiare le cose.
La politica è potere, niente di più.
Fondamentalmente la gente ha un debole per la verità.
Un governo merita di essere conservato quando mente al popolo?
E' un paese molto pericoloso quello in cui non ci si può fidare più di nessuno, nel quale non si può più dire la verità.
Io dico che giustizia sia fatta, costi quel che costi.
Qualcuno ci deve provare, per Dio!
Non c'è niente di male ad avere un pò di paura.
Dire la verità è una cosa che fa paura.
Giulio Cesare. Bruto e Cassio, anche loro sono uomini d'onore. Chi uccise Cesare? Dieci, dodici senatori. Di Giuda ne occorre uno solo.
La sua fiducia nella sincerità dei media è commovente, Jerry, indica che l'età dell'innocenza non è ancora finita.
Per la prima volta... ho veramente paura.
Una delle più grosse bugie che siano state fatte ingoiare al popolo americano... è quella conosciuta come la teoria della pallottola magica.
La leggenda ufficiale è stata creata e viene ripresa dai media. Il fulgore delle bugie ufficiali e l'epico splendore dell'inebriante funerale di JFK confondono l'occhio e offuscano la logica. Hitler diceva sempre: più grossa è la bugia e più la gente la crederà. Lee Harvey Oswald, un folle solitario in cerca di attenzione che la ottenne uccidendo un presidente, fu solo il primo di una lunga serie di capri espiatori. Negli anni seguenti, Bobby Kennedy, Martin Luther King, uomini il cui impegno per una società migliore e per la pace li rendeva pericolosi per chi era impegnato nella guerra, lo avrebbero seguito. Anche loro uccisi da altri folli solitari. Uomini che rimuovono le nostre colpe facendo dell'omicidio l'atto insensato di un solitario. Siamo diventati tutti Amleti in questo paese, figli di un padre padrone assassinato, i cui assassini siedono ancora sul trono. Il fantasma di John Fitzgerald Kennedy ci rivela un altro attentato. Quello contro il sogno americano. Ci fa nascere nell'animo delle domande tremende. Di che è fatta la nostra Costituzione? Quanto valgono i nostri diritti e soprattutto le nostre vite? Qual è il futuro di una democrazia nella quale un presidente può essere assassinato in circostanze che sono macroscopicamente sospette mentre il meccanismo dell'azione legale stenta a mettersi in moto? Quanti altri omicidi politici camuffati da infarto, suicidio, cancro, overdose, quanti incidenti d'auto e d'aeroplano devono avvenire prima che siano denunciati per quello che sono? Il tradimento mai prospererà scriveva un poeta inglese. E perché? Perché se prosperasse nessuno lo chiamerebbe tradimento.
Un patriota deve essere sempre pronto a difendere il suo paese dal suo governo.
Tornando col pensiero alla nostra infanzia, io credo che la maggior parte di noi in quest'aula pensasse che la giustizia si fosse creata automaticamente... che la virtù fosse premia a sé stessa... che il bene avrebbe trionfato sul male. Ma crescendo abbiamo capito che tutto questo è falso. Sono gli esseri umani che devono creare la giustizia e non è una cosa facile. Perché la verità è molto spesso una minaccia per il potere. E la gente spesso deve combattere contro il potere con grave rischio personale.
La verità è il più importante dei valori che abbiamo, perché se la verità non trionfa... se il governo assassina la verità, se non potremo rispettare il cuore di questa gente allora questo non è il paese in cui sono nato e certamente non è il paese in cui vorrò morire.
Tennyson scrisse 'l'autorità dimentica un re morente'.
Adempiendo al vostro dovere ed emettendo la prima condanna in questo castello di carte contro Clay Shaw non vi chiedete cosa può fare il paese per voi ma che cosa potete fare voi per il paese.
Non dimenticate il vostro re morente.
Dimostrate al mondo che il nostro è ancora un governo del popolo, per il popolo, gestito dal popolo.
Dedicated to the young in whose spirit the search for truth marches on