Ultimo aggiornamento:
07/01/2025
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LA GABBIANELLA E IL GATTO
Anno: | 1998 |
Regia di: | Enzo D'Alò |
Genere: | Animazione |
"Molto piacere, Bobulina siamese." "Piacere mio, Zorba il gatto."
"Era dall'epoca della seconda guerra d'indipendenza dei cani che non me la spassavo a quel modo." "Eh sì, Eccellenza, erano tempi duri quelli. I cani la facevano da padroni e per noi gatti non c'era scampo. A quei tempi non potevamo circolare liberamente per la strada, ma un grande giorno, quando non ne potemmo più, ci mobilitammo in massa e li facemmo tornare al loro posto, a cuccia!"
"Maaaaooooooo "Ma perché fa così quello, nonno?" "Credo che sia solo un pò di mal di pancia figliolo." "E' innamorato." "E fa così male?" "No ma vedi, succede che un gatto incontri una gatta..."
"La prima promessa che ti chiedo è di non mangiare il mio uovo." "Va bene, che altro?" "Poi promettimi che ne avrai cura finché non nascerà il piccolo e in ultimo, ti prego, promettimi che gli insegnerai a volare." "Volare? Ma io sono un gatto!" "Però hai un cuore grande come quello di un gabbiano."
"Sai, gli ultimi umani con un pò di senno risalgono ai tempi degli antichi Egizi che, adorando il dio Gatto, gli avevano costruito le piramidi." "La Sfinge colonnello!" "E che cosa ho detto io, la Stringe!"
Terribilmente terribile! Quegli ignoranti dei topi si sono mangiati una pagina dell'Atlante. Abbiamo perso il Portogallo.
"Nonnino, cos'è l'Enciclopedia?" "L'Enciclopedia è un grande negozio dove si vendono cicli e pedali di tutti i tipi."
"Zorba mantiene sempre le promesse che fa." "Certo che le mantengo, ma io non so come ci si prende cura di un uovo." "Se è una cosa che possono fare degli stupidi uccelli noi gatti la facciamo dieci tremila volte meglio sicuro!"
"Qui si tratta di covare!" "Covare?!? Non se ne parla neanche. Non si è mai visto un gatto covare, ne va della nostra dignità."
Miei cari compagni gatti, siamo qui riuniti in questa notte di luna per dare il nostro ultimo saluto a una giovane sfortunata gabbiana. Ci rattrista che ci abbia lasciato, ma soprattutto ci piange il cuore per come ci ha lasciati, uccisa dalla pazzia degli uomini che un giorno finirà per distruggere questo mondo selvaggio e meraviglioso che Madre Natura ci ha donato. E adesso tutti insieme miagoliamo alla luna la canzone di addio di noi gatti del porto.
"Un uovo di gatto?!? Ce lo pappiamo?" "Che dici? Sei suonato? Sarà velenoso." "Velenoso?" "E come vuoi che sia un uovo di gatto?"
"Dunque, se i gatti cominciano a fare le uova non passerà molto tempo che diventeranno dei polli." "L'avevo detto, Sire, che i croccantini avrebbero avuto dei pesanti effetti collaterali." "I croccantini e la depravazione dei gatti sono la via che ci porterà al potere e alla luce."
"Tu sei diverso." "Veramente anche tu sei diversa." "Si, io sono diversa perché ho avuto la fortuna di incontrare due umani capaci di capire che ogni essere vivente ha la sua anima, dei pensieri, dei sentimenti."
"Pare sia nato il gatto-pollo." "Dobbiamo portarlo al Grande Topo."
E' brutto, ha un cervello da gallina e, orribile orribilezza, è femmina!
Questa è l'azione più pericolosa che noi gatti abbiamo mai tentato. Gatte e gattini devono restare a casa.
"Quand'è l'azione?" "Stanotte." "Per tutti i capodogli infuriati, gliela faremo vedere noi a quei topi di fogna."
Topi, vedete questo polletto? E' stato allevato dai gatti. E questo ci dimostra che i felini hanno ormai perso la ragione.
"Zitto, salsicciotto di pollo!" "Tu, portale rispetto capito? Lei è un gatto!" "Sì e io sono Biancaneve."
"Gatto, ti consiglio di fare attenzione al tuo artiglio." "Topo, vedi di fare attenzione alla tua gola."
Per le pinne del pescespada! Non diciamo sciocchezze. E' un gabbiano e i gabbiani volano.
Sii tu il primo gatto volante.
"Maestà! La figlia dei gatti vola!" "Che cosa c'è di straordinario? Noi topi voliamo da migliaia di secoli, i pipistrelli, idiota!"