Ultimo aggiornamento:
07/01/2025
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LA SPIA CHE VENNE DAL FREDDO

Anno: 1965
Regia di: Martin Ritt
Genere: Spionaggio
Gli agenti non sono aerei di linea, non rispettano un orario... non glielo insegnano al controspionaggio?
Il nostro lavoro, secondo me, si basa su di una sola presunzione, l'Occidente non sarà mai il primo ad aggredire.
Facciamo cose spiacevoli... ma per difenderci.
La nostra politica è pacifica ma i nostri metodi non possono permettersi di essere meno spietati di quelli dell'opposizione.
Gli altri parlano soltanto... il Partito invece è per l'azione.
Comunismo, capitalismo... gli innocenti sono i sacrificati.
Uno squalo sente il sangue a un miglio quando è a digiuno.
"Stanco?" "E tu no?" "No, io non ho bevuto mentre mangiavo." "E io non ho mangiato mentre bevevo."
Tu sei un traditore. Te ne rendi conto? Un uomo finito, ricercato, disonesto... la merce più vile della guerra fredda.
"Io non credo in papà Natale, non credo in Dio né in Carlo Marx... non credo nelle cose che smuovono il mondo." "E come dormi... bisogna avere una filosofia." "Ho il diritto di essere ignorante... è il sistema di vita occidentale."
Sono un uomo imbecille, voi non capite il semplice normale limitato e confuso essere umano?
Esiste una sola regola... la convenienza.
Cosa credi che siano le spie... moralisti che misurano le loro azioni col metro di Dio o di Carlo Marx? Non è così. Sono solo un branco di squallidi e miseri farabutti come me!
Come dev'essere grande una causa per farti uccidere gli amici?