Ultimo aggiornamento:
07/01/2025
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MARE DENTRO
Anno: | 2004 |
Regia di: | Alejandro Amenábar |
Genere: | Drammatico |
"Perché morire?" "Beh, dunque... voglio morire perché... la vita per me in questo stato... la vita così non è vita. Tuttavia io credo che altri tetraplegici possano sentirsi offesi quando io dico che la vita così non è vita. Ma in realtà io non giudico nessuno. Chi sono io per giudicare chi vuole vivere? Per questo chiedo che non giudichino né me né la persona che mi aiuterà a morire."
La morte c'è sempre stata e sempre ci sarà. Alla fine tocca a tutti, no? A tutti. Se fa parte di noi allora perché si scandalizzano, perché io dico che mi va di morire?
Accettare la sedia a rotelle sarebbe come accettare le briciole di quella che era la mia libertà.
Un giorno, un giorno non so quando, anche tra molto tempo, un giorno ti pentirai tanto ma tanto di quello che hai appena detto, d'augurarti che la terra ti inghiotta.
Quando uno non può scappare e dipende costantemente dagli altri impara a piangere ridendo.
"Non ti piace pensare al passato, vero?" "No, certo... io penso al futuro." "E che cos'è il futuro per te?" "La morte."
E' vero quello che dicono di chi sta per morire... è vero che uno vede in un lampo i momenti più importanti della sua vita.
La paura è un'arma molto potente... la paura ti toglie la libertà di decidere.
"Amico Ramon, una libertà che elimina la vita non è libertà." "E una vita che elimina la libertà neppure è vita... e non mi chiami amico."
C'è una cosa sola peggiore della morte di un figlio... che voglia morire.
O si ama o non si ama... in amore non si può ragionare.
La persona che davvero mi ama sarà proprio quella che mi aiuta a morire.
Io ritengo che vivere sia un diritto, non un obbligo.
Mare dentro, mare dentro, senza peso nel fondo, dove si avvera il sogno: due volontà fanno vero un desiderio nell'incontro. Il tuo sguardo, il mio sguardo, come un'eco che ripete senza parole: più dentro, più dentro, fino al di là del tutto, attraverso il sangue e il midollo. Però sempre mi sveglio, e sempre voglio essere morto, per restare con la mia bocca sempre preso nella rete dei tuoi capelli.