Ultimo aggiornamento:
07/01/2025
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OGNI MALEDETTA DOMENICA

Anno: 2000
Regia di: Oliver Stone
Genere: Drammatico
Levati dalle palle. Se non mi fai cacare, qui scoppia una tempesta di merda.
E non devi aver paura che io ti sostituisca, perché... non ho nessun altro. E' chiaro?
E' l'ora della grana e della gloria. Ci vuole una vittoria che faccia storia.
"Un Alka-Seltzer?" "No, grazie, ne ho presi quattro a colazione."
"Coach, così ti viene un infarto..." "Io non li subisco gli infarti, stronzo, li procuro!"
Tu sei un quarterback. Lo sai cosa significa? E' il ruolo principale, Willy. E' colui che si prende le colpe. E' colui che tutti guardano per primo. Il leader... di una squadra che ti dà il suo appoggio quando si riconosce in te. Si faranno spezzare costole, fratturare nasi e colli per te. Perché avranno fiducia. Quella fiducia che ti sarai conquistato. Questo è il quarterback.
Non so cosa dirvi davvero. Tre minuti... alla nostra più difficile sfida professionale. Tutto si decide oggi. Ora noi... o risorgiamo... come squadra... o cederemo un centimetro alla volta, uno schema dopo l'altro, fino alla disfatta. Siamo all'inferno adesso, signori miei, credetemi. E... possiamo rimanerci, farci prendere a schiaffi, oppure... aprirci la strada lottando verso la luce. Possiamo scalare le pareti dell'inferno un centimetro alla volta. Io però non posso farlo per voi, sono troppo vecchio. Mi guardo intorno, vedo i vostri giovani volti e penso... certo che... ho commesso tutti gli errori che un uomo di mezz'età possa fare. Sì perché io... ho sperperato tutti i miei soldi, che mi crediate o no. Ho cacciato via tutti quelli che mi volevano bene e da qualche anno... mi dà anche fastidio la faccia che vedo nello specchio. Sapete col tempo, con l'età, tante cose ci vengono tolte, ma questo fa parte della vita, però, tu lo impari solo quando quelle cose le cominci a perdere. E scopri che la vita è un gioco di centimetri e così è il football. Perché in entrambi questi giochi, la vita e il football, il margine di errore è ridottissimo. Capitelo. Mezzo passo fatto un po' in anticipo o in ritardo e voi non ce la fate, mezzo secondo troppo veloci o troppo lenti e mancate la presa, ma i centimetri che ci servono sono dappertutto, sono intorno a noi, ce ne sono in ogni break della partita, ad ogni minuto, ad ogni secondo. In questa squadra si combatte per un centimetro. In questa squadra massacriamo di fatica noi stessi e tutti quelli intorno a noi per un centimetro. Ci difendiamo con le unghie e coi denti per un centimetro. Perché sappiamo che quando andremo a sommare tutti quei centimetri il totale allora farà la differenza tra la vittoria e la sconfitta. La differenza fra vivere e morire. E voglio dirvi una cosa. In ogni scontro, è colui il quale è disposto a morire che guadagnerà un centimetro e io so che se potrò avere un'esistenza appagante sarà perché sono disposto ancora a battermi e a morire per quel centimetro. La nostra vita è tutta lì, in questo consiste. E' in quei 10 centimetri davanti alla faccia, ma io non posso obbligarvi a lottare. Dovete guardare il compagno che avete accanto, guardarlo negli occhi. Io scommetto che ci vedrete un uomo determinato a guadagnare terreno con voi, che ci vedrete un uomo che si sacrificherà volentieri per questa squadra consapevole del fatto che quando sarà il momento voi farete lo stesso per lui. Questo è essere una squadra, signori miei. Perciò... o noi risorgiamo adesso... come collettivo... o saremo annientati individualmente. E' il football ragazzi. E' tutto qui. Allora... che cosa volete fare?
"Questo è il tuo momento, Willy, assaporalo, ma non dimenticare che ogni maledetta domenica o si vince o si perde. Resta da vedere se..." "Se si vince o si perde da uomini, lo so già, coach." "Già..."
"Ho paura." "E chi non ha paura? Pensi sia facile fare il coach? Facciamo a cambio. Il tuo microfono per la mia ulcera."