RONIN

Non entro mai in nessun posto se non so come uscire.

"Hai mai ucciso qualcuno?" "Una volta ho offeso qualcuno."

"Sei operaio o dirigente?" "No, se fossi un dirigente non ti avrei offerto una sigaretta."

"Si sistema tutto con le armi. Quali preferisci?" "Sono solo ferri del mestiere, non ho preferenze. Dammi solo i ferri del mestiere."

"Ti preoccupi di salvare la pelle?" "Mmm... mi copre il corpo."

"Interrogatori." "Cosa?" "Metodi per evitare interrogatori." "Li conosci?" "Ci hanno addestrato a resistere all'infinito." "Nessuno resiste all'infinito." "Tu dici?" "Sì, tutti hanno un limite."

"Tu pensi troppo." "Questo non me l'ha mai detto nessuno."

C'è chi fa parte del problema, chi della soluzione e chi fa parte del paesaggio.

Sono tutti amici finchè non arriva il conto da pagare.

Ora, se non ti dispiace... svengo.

"Il mio hobby... si diventa vecchi." "Conoscevo della gente che voleva vivere soltanto per aprire un bar."

Non tradisco gli amici.

Sono i 47 ronin, li conosci? 47 samurai il cui padrone è stato tradito e ucciso da un altro signore. Vengono chiamati ronin, samurai senza padrone, caduti in disgrazia per l'infedeltà di un altro.

Il codice guerriero, il gusto della battaglia. L'hai capito questo, sì? Però c'è qualcosa di più. Ti rendi conto che esiste qualcosa oltre a te stesso che tu hai bisogno di servire. Se questa necessità scompare... se la fede viene a mancare, che cosa sei? Un uomo senza padrone.

I ronin potevano lavorare per un nuovo padrone, potevano lottare per sè stessi, ma hanno scelto l'onore. Hanno scelto il mito.

Seppuku... vuol dire sventrare.

Quando c'è il minimo dubbio, non ci sono dubbi.

Se sai aspettare, verrai premiato.

Niente domande, niente risposte. Questo è il nostro lavoro. Bisogna accettarlo e andare avanti.