SAVING MR. BANKS

Vento dall'est, la nebbia è là, qualcosa di strano fra poco accadrà. Troppo difficile capire cos'è, ma penso che un ospite arrivi per me.

"Signora, vuole che le disfi i bagagli?" "Giovanotto, se la sua ambizione è maneggiare gli indumenti delle signore le consiglio di cercare un impiego in una lavanderia."

Non vi preoccupate. Non si è guastato il vostro televisore. Questo è il campanellino delle fate, il cui suono è troppo acuto per l'orecchio umano.

"La pioggia porta la vita." "Anche il sole." "La prego, taccia."

"Un piccolo consiglio, signora Travers, se me lo concede." "Concesso. Che io lo segua o meno, è tutt'altra faccenda."

"Ebbene... eccola arrivata. Era ora. Oh, mia cara ragazza, lei neanche immagina quanto io sia contento finalmente di conoscerla." "E' un onore, signor Disney." "Oh, Walter, deve chiamarmi Walter, il signor Disney era mio padre."

Comunque... ho chiesto alle bambine 'perché ridete tanto?'. E Diane mi ha risposto: ma papà, è Mary Poppins. Non avevo idea di chi fosse Mary Poppins. Ma poi mi ha dato uno dei suoi libri. Ah, perbacco, la mia fantasia ha preso fuoco, assolutamente fuoco e quelle braci bruciano ancora.

Un uomo, sa, non può rompere una promessa fatta ai suoi figli, non importa quanto sia il tempo che serve per realizzarla.

Desidero sappia quello che non voglio fare. Davvero non voglio rovinare una storia che mi è cara. Le pagine dei suoi libri sono consunte dall'uso, hanno le orecchie, si staccano perché le ho studiate attentamente, avvinto e tormentato, perché io la amo, Pam... io amo Mary Poppins e lei, lei la deve condividere con me.

Mary Poppins e Banks sono la mia famiglia.

"Oh, gira voce che dovrebbe essere il signor Van Dyke, è così?" "Speriamo di sì." "Beh, lo vedremo, è un'idea orrenda." "Dick è uno dei grandi." "Dick Van Dyke?"

Fare la madre è un lavoro, un lavoro difficile che non tutte sono in grado di fare e al quale non tutte avrebbero dovuto dedicarsi.

Un uomo deve radersi per risparmiare le guance della figlia.

"Questo intero copione è una fanfaluca. Dov'è il cuore, dov'è il realismo, dov'è la gravitas? Non ha peso, signor Disney... visto?" "No ai capricci e ai sentimenti dice la donna che ha mandato una tata volante con un ombrello parlante a salvare dei bambini." "Secondo lei, Mary Poppins è andata a salvare i bambini, signor Disney?"

"Supercalifragilistic-espiralidoso!" "Basta... basta... basta! Che diamine andate blaterando? Supercali... supercal... o qualunque infernale cosa sia." "E' una cosa che si dice quando non si sa cosa dire."

Credi che la femmina della specie abbia una sorta di accesso intuitivo alla psiche delle sue simili?

Condividiamo un'anima celtica io e te... questo mondo è solo un'illusione.

Quel topo... è la mia famiglia.

Non smettere mai di sognare.

E' una bestemmia bere il tè in un bicchiere di carta.

Lei è un uomo impertinente, lo sa? Fà una gran quantità di domande che non hanno assolutamente attinenza con la sua capacità di assolvere ai suoi doveri.

Mi preoccupo del futuro. Ma non si può fare. C'è solo l'oggi.

"Ma... santa pazienza, a chi capita di visitare Disneyland con Walt Disney in persona?" "Le delusioni sono per l'anima ciò che il temporale è per l'aria."

Benvenuta nel magico regno.

Non c'è gioia più grande di quella che si vede attraverso gli occhi di un bambino... e ce n'è uno dentro ognuno di noi.

"E' l'unico americano che mi sia mai piaciuto, Ralph." "Oh... posso chiederle perché?" "No."

Io credo che sia la vita a deluderla, signora Travers. Credo che lo abbia fatto spesso. E credo che Mary Poppins sia l'unica persona nella sua vita a non averlo fatto.

Non sono i bambini che lei viene a salvare... ma il padre.

E' questo che facciamo noi narratori. Ristabiliamo l'ordine con l'immaginazione. Infondiamo speranza senza sosta... ancora e ancora.