SINBAD: LA LEGGENDA DEI SETTE MARI

E' un nuovo giorno e il mondo dei mortali è in pace, ma non per molto. Tira un solo piccolo filo e il loro mondo si discioglie nel caos.

"Qual è il piano?" "Se fosse il non restarci secco?"

Mi lasci in vita, mi rendi ricco, mi regali il paradiso. Finora niente da obiettare.

Sinbad, quando una dea dà la sua parola è vincolata per l'eternità.

"E dove stiamo andando?" "Alle Fiji." "Alle Fiji? In questo periodo?" "Pensa alle spiagge." "Oh, splendide, se ti piacciono le zanzare." "Pensa al sole." "E' la stagione dei monsoni." "Pensa alle donne." "Sono cannibali, Sinbad." "Esatto!"

Una nave non è posto per una donna.

"Vuoi peccare? Si può fare." "Ah, gli uomini!"

"Sai, dovresti essere un tantinello più cortese." "Ah, bene, ci mancava una lezione di etichetta da un topo di sentina."

Non si era accorta del pennuto. Tutti gli altri l'hanno visto. Era più grosso di un galeone. E Marina? Marina guardava da un'altra parte.

"Sei venuto a salvarmi?" "Si, se è così che vuoi metterla, ma questo ti costerà un altro diamante, non era previsto nel pacchetto turistico."

Ho girato tutto il mondo, visto cose che nessun altro ha visto, ma nulla, nulla è paragonabile al mare aperto.

"Lercio! Dammi la situazione." "Siamo fregati." "Cosa c'è?" "Siamo inguaiati capitano. Là finisce il mondo."

Signori, è stato un privilegio rubare con voi.

"Io vengo con te e non dirmi che il Regno del Caos non è posto per una donna!" "Questo non lo direi mai."

"Bene bene bene, deve essere un tantino imbarazzante per te, Eris." "Non forzare la mano, Sinbad. Sei carino, ma non sei l'unico, e per tua fortuna ho posti dove andare, cose da distruggere, roba da rubare."

C'è una maga alle Fiji col mio nome sopra.

Tagliati i capelli, un giorno o l'altro sarai re.

"Beh, sai, vuol dire attraversare la tana dell'Idra, l'antro del Minotauro, il covo dei Ciclopi, la grotta della Sibilla cumana e il Mar della Cina. E' un lunghissimo viaggio ed è molto, molto pericoloso." "Non temere, ti proteggerò io!"