THE WOODSMAN - IL SEGRETO

"Io starei alla larga da quello." "Cosa?" "Il nuovo arrivato. Starei alla larga da lui se fossi in te." "Ah sì... come mai?" "Secondo me è merce guasta."

Riuscirò a essere normale?

"Sarò mai normale?" "Qual è la sua idea di normale?" "Qual è la sua idea di strizzacervelli?"

"Pensa che io sia matto?" "Lei si ritiene matto?" "Parlare con lei è come girare su una cazzo di giostra." "Questa è una bella immagine, Walter, perché ripercorrendo il cerchio scopriamo cose che ci erano sfuggite al primo giro."

"Non ti spiace se dò un'occhiata, vero?" "Sì, invece." "Perché... hai qualcosa da nascondere?" "E chi non ce l'ha?"

Ricorda quando m'ha chiesto... quale fosse la mia idea di normale? Normale è quando riesco a vedere, a stare vicino, a parlare a una ragazzina, senza pensare a... per me questo è normale.

"Ci trovo qualcosa in te... qualcosa di buono. Tu non lo vedi ma io sì." "Quasi tutti dicono che il pronostico è contro di me." "Che pronostico?" "Le percentuali... per quelli come me. La maggior parte tornano di nuovo dentro." "Beh, quasi tutti non sanno quello che dicono. I pronostici sono stronzate."

Se vedo una donna bella, io la guardo... è il prezzo della bellezza, quello.

Non esistono cacciatori in questa merda di mondo.

La bellezza non comune è comunemente non rilevata. La gente, come con gli uccelli, nota solo i colori più accesi.

Gli uccelli sono miei amici. Lo sanno che li osservo ma non ci badano perché amano essere guardati. Sanno che non gli farei del male.