Ultimo aggiornamento:
07/01/2025
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10 IN AMORE

Anno: 1958
Regia di: George Seaton
Genere: Commedia
Questa è una lettera d'un professore della nostra università... E. R. Stone. Mi chiede se posso far loro l'onore di tenere una conferenza sul giornalismo in uno dei loro corsi serali. A me, Jim Gannon, il re degli analfabeti.
Mi hai fatto sei domande assai importanti. Chi, cosa, dove, quando, come e perché e è ad esse che un buon cronista deve rispondere.
Tu sai quanto me che è tutto tempo sprecato. E sai anche dove si impara il mestiere, lavorando in un giornale. E non stando col naso sui libri in un'ammuffita università.
L'istruzione è per l'uomo il sillabario dell'esperienza.
Incompetenti che insegnano a incompetenti come diventare incompetenti.
"Kipling ha detto una di queste regole in un famoso scritto. Io ho sei servitori fedeli che mi dicono quello che io so. Essi..." "... si chiamano: cosa, perché, quando e come, dove e chi." "Esatto." "Non è Kipling, è Emerson." "No, Kipling, mi pare." "Volete che controlli?" "Chiunque sia è il concetto quello che più importa."
Ecco, io non mi intendo molto di giornalismo ma ero convinto che fare il nome giusto in una citazione fosse una cosa molto importante.
"Ad un famoso direttore fu chiesto una volta quali fossero le tre cose più importanti da tener presente nel lavoro giornalistico ed egli disse..." "L'esattezza, l'esattezza e l'esattezza. Era Joseph Pulitzer."
"Un articolo ben scritto richiede specializzazione tecnica." "Oooh, lasciatemi tentare, lo sapete... tentare non nuoce."
In un articolo, l'interesse del lettore deve essere svegliato al più presto possibile.
Dicono che gli articoli di cronaca sono letteratura da corsa.
Il giornalismo è molto di più che non sangue e sesso.
Un reporter deve sudare sette camice prima di potersi definire un reporter.
Il mio amico di cui vi ho parlato, il reporter, dice che nessuno si interessa di una questione scontata, dopotutto è un fatto di una settimana fa... continuare a parlarne sarebbe come voler fare il caffè coi fondi sfruttati da sette giorni.
I reporters come il vostro amico sono passati di moda con il Proibizionismo.
E' la ricerca dei fondamentali perché degli eventi. Questa è la funzione del giornale nel mondo di oggi. Oggi la TV e la radio danno le notizie pochi minuti dopo che il fatto è accaduto. I giornali ormai non possono più competere in rapidità con simili mezzi ma possono e devono dire al pubblico perché i fatti accadono.
Oggi l'uomo medio vuol conoscere i perché.
A domanda sciocca, risposta sciocca.
Io l'ho sempre detto, non giudicare mai dalle apparenze.
"Che cos'è un sociologo?" "E' un tale che da un sacco di consigli a proposito di cose di cui non sa un bel nulla."
L'importante è di avere dell'esperienza, è questo che conta. Non è venuto su dalla gavetta, lui. E questo è il solo mezzo per conoscere la vita.
Vedete, ho fatto delle ricerche sugli aspetti psicologici dell'ebbrezza e ho sviluppato quello che si potrebbe chiamare il controllo mentale degli effetti alcolici... io potrei bere in qualunque misura senza risentirne minimamente.
Le persone normali sbagliano, debbono sbagliare, una volta tanto.
"Mal di testa?" "Definire mal di testa quello che io sento è come chiamare doccia le Cascate del Niagara."
Per me il giornalismo è come una sbornia. Uno può studiare per anni ed anni ma finché non ha una diretta esperienza delle cose non saprà mai cosa sia il vostro mestiere.
"Un'altra cosa, non vi spaventate per la sbornia di ieri sera, avevo dato 5 dollari al cameriere per rafforzare le vostre dosi." "Aaah, adesso ci sono, io gliene avevo dati solo 2 per rafforzare le vostre."
Occorre conoscere bene il valore delle parole. Lo so, lo so, c'è sempre l'esperienza. Ma l'esperienza non è sempre la via migliore.
L'esperienza è il fantino ma la cultura è il cavallo.
Quando se ne stanno fra le tue braccia come dei pezzi di legno, vuol dire che è finita, fratello.
Ora dovrà attraversare le tipiche reazioni femminili... indignazione, indifferenza, indigestione e insonnia.
Voi confondete l'intelligenza con l'educazione scolastica... l'intelligenza è l'acquisto della conoscenza.
Se consultate il dizionario, vi accorgereste che il vero significato del termine conoscenza è la familiarità delle cose acquisite con l'esperienza. E vi accorgereste anche che la saggezza è definita come il possesso di esperienza più intelligenza. Quindi, avendo dell'esperienza, avendo dell'intelligenza e avendo una conoscenza, avete la vera saggezza.
Aveva quattro compagni, sempre con lui: la povertà, il pregiudizio, l'amarezza e la disperazione.