Ultimo aggiornamento:
07/01/2025
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20. 000 LEGHE SOTTO I MARI

Anno: 1954
Regia di: Richard Fleischer
Genere: Avventura
Faccio il fiocinatore e i mostri mi interessano... di ogni genere.
Se potessimo esplorare gli abissi, saremmo tutti sorpresi delle creature esistenti laggiù.
Bisogna saper perdere... il pesce che ci sfugge è sempre il più grosso.
"Ho un paio di storie da contar, un paio di mie avventure, storie di balene, fiocinator, di donne ardite, di folli amor, un pò inverosimili, è sicur ma vere, ve lo giur. La sirena Minni mi occhieggiò nel Madagascar, io la chiamo, fra le braccia lei mi casca, ma una sera l'istinto suo svelò, per un pò non m'ingoiò, per un pesce mi scambiò. Ho un paio di storie da contar, un paio di mie avventure, storie di balene, fiocinator, di donne ardite, di folli amor, un pò inverosimili, è sicur ma vere, ve lo giur. C'era la Francesca, mi sedusse sotto Giava, con un bacio come cera si squagliava, ma un bel giorno ti scoppia l'uragan, il marito ci scoprì ed era il capitan. Ho un paio di storie da contar, un paio di mie avventure, storie di balene, fiocinator, di donne ardite, di folli amor, un pò inverosimili, è sicur ma vere, ve lo giur. Poi conobbi Anna, una faccia ributtante, due labbroni e un nasone da elefante, mi baciava e mi facea morir." "Held her tenderly..." "Or nessun mostro in mezzo il mar mi può più intimorir. Ho un paio di storie da contar, un paio di mie avventure, storie di balene, fiocinator, di donne ardite, di folli amor, un pò inverosimili, è sicur ma vere, ve lo giur. Dà il terribil Nemo, per spaghetti al suo equipaggio, vecchie anguille e alghe secche per formaggio, quando mangian li vedi impallidir, ma buttan giù quel luridum e puzzan da morir!"
Una cerimonia funebre sul fondo del mare.
Il mare vi ha portato, il mare vi riavrà.
Non sono ciò che si chiama un uomo civilizzato, professore. Ho rotto con la società per ragioni che a me sembrano valide. Perciò, non obbedisco alle sue leggi.
Può chiamarmi capitano Nemo.
Un prigioniero ha il diritto di scappare.
Non tollero ospiti a bordo del Nautilus.
"Capitano, abbiamo lasciato un tesoro laggiù... uno scrigno pieno d'oro, d'argento." "Vi ho mandati a cercare cibo, non tesori, non si mangiano i pezzi doro." "Oh, ma c'è tempo per mangiare." "Lei dà un valore assurdo alla più misera delle invenzioni umane."
Il mare è tutto... un immenso serbatoio della natura dove io vago a mio piacere.
Uomini fedelissimi che apprezzano la vita ma che non temono la morte.
Io sono il vendicatore.
"Conosce la forza dell'amore, professore?" "Sono convinto di sì." "Ciò che non riesce a capire è la potenza dell'odio... essa può riempire il cuore altrettanto come l'amore."
Non starai pensando di mettere dei messaggi in queste bottiglie. Via, non si usa dai tempi di Robinson Crusoe. Dimentichi che siamo nel diciannovesimo secolo.
Gli indigeni di qua sono cannibali... mangiano i bugiardi con lo stesso entusiasmo con cui mangiano la gente onesta.
Vi sono limiti oltre i quali l'uomo e i suoi meschini sforzi non sopravvivono.
Dovrete combattere corpo a corpo con il più tenace di tutti i mostri marini. I tentacoli afferrano ogni cosa a loro portata e non la mollano fino alla morte. L'unico punto vulnerabile è esattamente tra i due occhi.
"Mister Land... lei mi ha salvato la vita, perché?" "Me lo chiedo anch'io. Beh, c'è una sola cosa da fare quando si è commesso uno sbaglio così grosso." "Cosa?" "Ubriacarsi."
Lei non può tollerare una fede nell'umanità. Perché altrimenti tutto questo, la struttura di questa sua esistenza che ha costruito sull'odio, sulla vendetta, crollerebbe nella nuda menzogna della sua vita. Lei è un uomo sconfitto, in lotta con i consigli del suo cuore.
Ma c'è speranza per il futuro. Quando il mondo sarà pronto per una nuova e migliore vita, tutto questo accadrà fatalmente. Quando Dio lo vorrà.