ALESSANDRO IL GRANDE

Solo colui che sopporta la fatica e osa l'inosabile può raggiungere la gloria... è meraviglioso vivere con coraggio e morire lasciando dietro di sé fama imperitura.

Quando il grande Zeus padre di Achille gli dette da scegliere tra una lunga vita oscura e una breve piena di gloria... egli scelse la gloria.

Noi greci siamo i preferiti, gli eletti. La nostra cultura è la migliore. La nostra civiltà è la migliore. I nostri uomini i migliori. Tutti gli altri sono barbari, il nostro dovere morale di conquistarli, soggiogarli e se necessario sterminarli.

Infiniti sono i portenti, ma nulla è più portentoso dell'uomo in se stesso.

Alessandro è molte cose. Logica e fantasia. E' guerriero e poeta. E' uomo e spirito. E' figlio tuo ma anche di lei. Ed è convinto di essere un Dio.

La tortura spinge gli uomini a urlare bestemmie.

C'è un'altra antica norma di potere... non fidarsi di alcuno... e sapere... essere soli.

Se ti circondo di competitori, tu avrai tanta più ragione di superarli in bravura.

Vincere la guerra e perdere la pace è follia.

Atene non è né una città né uno stato... è un'idea.

Un'idea vale più di un uomo... un'idea è divina.

Misura bene la tua ombra!

A mio padre una volta chiesero cosa si doveva fare per tramandare il proprio nome ai posteri. Egli rispose: uccidi la persona che ha compiuto le più grandi gesta. E allora, ogni qualvolta si parlerà di lui... anche tu verrai ricordato.

Il tuo sangue è sulle mie mani... ma non sul mio cuore.

Se la sua vita sarà breve come dice la profezia, concedetegli nei suoi pochi anni ciò che era anche nella profezia... gloria eterna fino alla fine dei tempi.

A Troia, Achille affrontò Ettore e lo uccise... chi sarà il mio Ettore?

Al dio delle battaglie!

Il destino di un uomo è immutabile.

E' vostro diritto innato di greci di non vivere sotto tirannia bensì da uomini liberi con libera scelta.

La Grecia è dove tu sei, dove cammini, dove parli, respiri, vivi.

Solo un re... può uccidere un re.