BASE ARTICA ZEBRA

"Simpaticamente poco formale la vostra marina." "Sui sommergibili almeno. Vivendo così a contatto, ci chiamiamo tutti col nome di battesimo. Il mio nome è... comandante."

"Nessuno di noi è mai stato a bordo di un sommergibile." "State tranquilli... io sì."

Si deve sempre credere a ciò che è ovvio?

"Tu hai un carattere troppo diffidente." "Io non ho un carattere... ne assumo uno."

Quel giovane tenente è un tipo alla buona... benvoluto dalla truppa. Io invece misuro la debolezza di un ufficiale dal numero dei subordinati che lo hanno simpatico.

"Una pallottola ha la stessa velocità qui come laggiù." "Non proprio. Una differenza insignificante, forse, ma credo che sul manuale d'impiego del vostro M-16 ci sia scritto che un proiettile decelera fino a ben quaranta piedi al secondo più rapidamente in queste condizioni climatiche perché... perché l'aria è più densa."

"Dica, capitano, se dovesse comporre il proprio epitaffio, che ci metterebbe?" "All'inferno."

"E tutto a un tratto lei sa un sacco di cose sui sommergibili..." "So come sabotarli e so come si mente, si ruba, si rapisce, si falsa, si suborna e si uccide. E' il mio mestiere e ne sono molto fiero."

Noi abbiamo un codice di comportamento nel nostro gioco, comandante. Sappiamo quasi sempre quali carte ha in mano l'avversario. Però, abbiamo l'accortezza di tenere sempre gli assi in entrambe le maniche.

Nessuno prova piacere a mutilare il proprio fratello gemello.

Lo sai che un bue quand'è ucciso fa una morte molto peggiore che un toro in mezzo all'arena... il bue non ha difesa.