DREDD - LA LEGGE SONO IO

Nel terzo millennio il mondo cambiò. Il clima, le nazioni, tutto venne sconvolto. Gli spazi aperti si trasformarono in un deserto riarso e avvelenato che fu chiamato 'la terra maledetta'. Milioni di persone si ammassarono in poche megalopoli le cui strade furono percorse da bande di selvaggi che instaurarono un clima di violenza impossibile da controllare. La legge come noi la conosciamo si disintegrò. Da tale rovina nacque un ordine nuovo. Una società governata da una nuova forza, una forza con il potere sia di giudicare che di eseguire le condanne. I suoi componenti erano al tempo stesso poliziotti, giurati e giustizieri. Erano... i Giudici!

Io sono la legge!

Affermazione prevedibile.

"Codice municipale di Mega City, articolo 13 distruzione dolosa di beni, due anni. Articolo 10 detenzione illegale di armi da guerra, cinque anni. Articolo 457 resistenza all'arresto, vent'anni. Articolo 36 omicidio volontario di un giudice in missione..." "Fammi indovinare, ergastolo." "Morte... la seduta è tolta."

Emozioni? Dovrebbero proibirle per legge.

Gli innocenti sono tali solo finché non diventano inevitabilmente colpevoli.

"Qual è il significato della vita?" "Che finisce!"

Alla fine della giornata, quando sarete soli e al buio, la sola cosa che conta è questa... la Legge. E ognuno di voi sarà solo quando giurerà di sostenere questi ideali. Per molti di noi c'è solo la morte sulle strade. Per i pochi di voi che arrivano alla vecchiaia, la fiera solitudine... del lungo cammino. Un cammino che ogni giudice deve intraprendere fuori dalle mura della città verso l'ignoto della terra maledetta, dove impiegherà i suoi ultimi giorni di vita a portare la legge ai senza legge. Questo significa essere un giudice. Questo è l'impegno che io pretendo da voi.

"Lei lo crede, signore?" "Adesso che ti ho guardato negli occhi non lo credo più, perdonami il dubbio."

Io non ho infranto la legge. Io sono la legge!

Che il suo nome sia ricordato in ogni sede onoraria. Che porti la legge che ha così ben servito a coloro che legge non hanno. Il suo nome resti scritto nei nostri cuori e nelle nostre memorie per sempre.

Tu vuoi il terrore? Eccomi qua! Vuoi il caos? Io sono il caos! Vuoi un nuovo inizio? Eccomi, io sono il nuovo inizio!

La legge non commette sbagli.

La legge non chiede scusa.

Tu hai distrutto la tua vita per abbracciare la legge e io distruggo la legge per abbracciare la vita.

Abbiamo una scelta. Noi qui adesso possiamo creare una razza di idioti senza cervello e chiamarli giudici oppure creare dei liberi pensatori e chiamarli uomini.

Io sono un giudice di strada.