Ultimo aggiornamento:
07/01/2025
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DUPLICITY (2009)

Anno: 2009
Regia di: Tony Gilroy
Genere: Spionaggio
"Mi scusi, noi dovremmo conoscerci?" "Decisamente sì... dovremmo proprio, non ci conosciamo ma dovremmo."
Un minimo di cortesia professionale renderebbe tutto meno imbarazzante.
Non sono bravo coi nomi, ci provo, davvero. Con le facce vado molto meglio, sono da buono, buono meno. Quello in cui sono forte, sono da lode, è che mi ricordo le persone con cui vado a letto.
Io dirigo agenti sul campo per vivere. Ci sono solo due modi per farlo. O gli mandi i fiori o li appendi per i piedi dalla finestra.
Io penso che la storia di tutte le iniziative di successo possa essere ridotta a una serie di momenti decisivi.
Ci sono momenti nella storia di tutte le cose in cui il posizionamento di una singola molecola può fare la differenza fra trionfo e catastrofe.
Lo pensiamo entrambi per il lavoro che facciamo oppure siamo bravi nel nostro lavoro perché lo pensiamo?
Nessuno si fida di nessuno... solo che noi lo ammettiamo.
Sapere come uscire prima di entrare.
Tu sei l'uomo più cazzuto che io conosca.
La storia della pizza si sta scaldando davvero. Lanceremo l'hawaiana surgelata il mese prossimo con prosciutto e ananas. E' la prima volta che qualcuno ci prova.
Questo gioco non mi è mai piaciuto. Uno sport che mette un limite al punteggio. E' una completa perdita di tempo.
Io sono il balordo, il cane randagio, l'incasinato... quella è la mia forza.
E' più che immensa, fa sembrare l'immenso microscopico.
I capelli... far ricrescere i capelli è il Santo Graal di tutti i tempi.
Io ti amo. Ti amo davvero. Non so perché dovresti credermi. Non so perché dovremmo credere a qualsiasi cosa, ormai. Solo che continuo a fantasticare. Poterci svegliare all'improvviso, scappare da tutto ed essere come le persone normali... affidabili e corrette.
Hai idea di quanto sia frustrante sapere che probabilmente sei l'unico uomo che riuscirà mai a comprendermi?
Ti amo. Non faccio che pensare a te. Penso a te anche mentre sei con me. Ti guardo e non riesco a smettere di guardarti. Ti guardo e penso: questa donna... questa donna sa chi sono e mi ama comunque.
Cerco di riempire un vuoto nella catena di comando.
Questo è delirante... persino per te.
"Almeno io ho te e tu hai me." "Siamo messi molto male." "Più o meno, sì."