Ultimo aggiornamento:
07/01/2025
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EVA CONTRO EVA

Anno: 1950
Regia di: Joseph L. Mankiewicz
Genere: Drammatico
"Buona fortuna, genio." "I geni non ne hanno bisogno."
Strano come certe cose si ricordino e altre no.
"Quest'uomo non fa che guardarmi le gambe." "E' quello che hai di migliore." "Lord Byron non si sarebbe espresso con più grazia."
Questi non sono applausi... è una consuetudine in attesa che il teatro si sfolli.
C'è un'atmosfera di fosca tragedia shakesperiana.
Che il resto del mondo corra pure dietro al danaro, sono gli amici che contano.
Tutte le sere, per migliaia di spettatori tu hai l'età che vuoi.
Lo spettacolo innanzitutto.
Ogni tanto qualche alto rappresentante del teatro o del cinema assicura al pubblico che gli attori e le attrici sono comuni mortali e dimentica che la loro più grande attrazione sul pubblico sta appunto nell'essere del tutto diversi dalla gente normale.
"Fare del teatro è per nove decimi fatica. E' lavoro massacrante, fatto di applicazione e di intelligenza. Io sostengo che per essere bravo attore o attrice o quel che sia nel teatro bisogna desiderarlo più di qualunque altra cosa al mondo." "Sì... sì, è vero." "Ci vuole una forza di volontà, un'ambizione, un'applicazione quale nessun'altra professione richiede e ammetto che la persona che accetti queste condizioni non è un essere comune... non è simile agli altri. Chi dà tutto se stesso in cambio di così poco?" "Così poco? Così poco, dice lei. Anche se non ci fosse altro, ci sono gli applausi. Ho ascoltato dalle quinte il pubblico applaudire. Sono come ondate d'amore che invadono la scena e l'avvolgono tutta. Che meraviglia sapere che ogni sera centinaia di persone ti vogliono bene. Ti sorridono con gli occhi lucidi, ti ammirano, ti chiamano, ti invocano. Questo è veramente tutto."
Io vivo per il teatro come un sacerdote vive per la sua fede.
Sei molto abile nel trovare sempre il motivo per una spiacevole scenata in ogni innocente equivoco.
Le stelle non muoiono e non cambiano mai.
Sarebbe ora che il pianoforte capisse che la musica non è stata scritta da lui.
Che cosa strana la carriera di un'attrice. Si lascian cadere tante cose per arrivare più presto in cima alla scala. Non si pensa che se ne avrà bisogno quando si vorrà tornare ad esser donna.
Eva chiederebbe a Gianni di darle Pinotto.
A ciascuno e a tutti noi.
Nulla è eterno in teatro, ogni emozione è violenta, un lampo, una fiammata... ed è finita.
"Angelica innocenza... dormi bene, riposati e fa sogni d'oro." "Mi credi tanto angelica?" "Ho detto angelica, non è un errore... anche Lucifero era un angelo."
"Vattene!" "Sei troppo piccola per quel gesto... e poi è passato di moda col film muto."
Abbiamo molto in comune... un vivo disprezzo per l'umanità, l'incapacità di amare e farci amare, un'ambizione insaziabile e il talento.