I CANNONI DI NAVARONE

"Ci sono dubbi?" "Uno solo... perché proprio io?"

Non c'è cosa che mi piaccia più d'una scampagnata.

Sa che diceva Napoleone quando volevano fargli promuovere qualche generale? Sì, lo so che è in gamba... ma è fortunato?

Ecco gli uomini... abili, ma non tutti raccomandabili.

In guerra può succedere tutto. In mezzo a questa pazzia generale, la gente rivela le più impensate risorse. Risorse d'ingegno, di coraggio, di buon senso. Peccato che in pace tutte queste qualità spariscano. Sarebbe tanto più comodo per tutti.

"Non ti fidi di nessuno?" "No, ed è per questo che sono ancora vivo."

Io non bado a lui... ma lui sembra che badi a me.

E' nato a Creta... non è gente che minaccia invano.

Per vincere una guerra bisogna essere cattivi almeno quanto il nemico.

Ammazzare uno a duecento metri è come sparare al bersaglio, ma quando lo pugnali... senti la puzza del sangue.

Io ne ho fatte cento missioni e nessuna ha cambiato il corso della guerra. Ci sono state mille guerre e ce ne saranno altre mille. Finché non saremo morti tutti quanti.

Salti pure in aria il mondo che tanto per me non si merita altro.

Qualcuno deve assumersi la responsabilità se non vogliamo sparire e credi che sia facile?

Chi è veramente il responsabile... chi è che risponde delle cose, quelli che danno gli ordini oppure quelli che le fanno?

Mi auguro che tu abbia imparato che in guerra non è lecito rifiutarsi di uccidere.

Le faccio le mie scuse, capitano... e i miei complimenti.

"Non credevo che ce l'avremmo fatta." "A esser franco, neanch'io."