KISS KISS BANG BANG (2005)

"Tu di che cosa ti occupi?" "Sono in pensione, da bambino ho inventato i dadi. E tu invece?" "Io faccio l'attrice."

"Vattene... non pensare, vattene." "Tu chi sei, suo fratello, per caso? Non sono affari tuoi, bello. Ti riempio di botte, amico." "No, no... tu provaci e il tuo esperimento finirà in lacrime, amico mio. Quindi ribadisco per quelli che stanno nel loggione... non pensare, fuori dalle palle, oppure io e te facciamo i fuochi d'artificio. Si è fatta una cert'ora. Fà la tua scelta."

Dio, sto male. Voglio dire... fisicamente, non come uno che è arrabbiato in un film degli anni cinquanta.

Quella è stata la prima volta in cui ho capito che compatire una ragazza e volerci scopare sono due emozioni che ti possono far sclerare.

"Se cerchi idiota sul dizionario sai che ci trovi?" "Una mia foto?" "No, l'esatta definizione di idiota ce l'hai già scritta in faccia."

"Spero che tu dorma male. Se hai domande non chiamarmi quando vuoi." "Di dormire male." "Come scusa?" "Di dormire male. Con questi verbi, ci vuole una costruzione diversa altrimenti è sbagliato." "Che cosa? Con spero che, devi usare il congiuntivo se no lo auguri a te stesso, sparisci!" "Ti faccio uno squillo." "Muori."

Ascoltami... se io ti tocco una tetta, l'affare si ingrossa.

Sono merce avariata. Tutte quante. Fin dall'infanzia.

Non hai capito, vero? Non stiamo giocando a fare i poliziotti. Siamo un gay e un newyorkese... noi ti facciamo il culo.

Usa il tuo potere inusitato... per salvarmi da questo stato disperato.

Ma non vi preoccupate, ho visto l'ultimo Signore degli Anelli, non faccio finire il film almeno diciassette volte.