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07/01/2025
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LA GRANDE GUERRA

Anno: 1959
Regia di: Mario Monicelli
Genere: Guerra
Bboni, state bboni.
Cosa c'è? Vacca boia, cos'è avete paura che finisca la guerra?
"Senti un pò, sei di servisio qui, te?" "Me pare." "Romano, eh?" "Perché?" "Perché... l'italiano in fanteria, il romano in fureria." "Per la cronaca, sto posto non l'ho scelto io. Io uso obbedir tacendo, e tacendo morir."
Il romano abile e arruolato, il milanese riformato.
Il mio nominativo sarebbe Busacca Giovanni, di NN, classe 88, provincia di Milano.
Sempre l'ultimo... culo di piombo!
"Fottutissima miseria, che sistemi sono questi?" "Dai, romano, sta mica a metterla giù così dura." "Quale romano, da provincia di Catania sono." "Va beh, romano no? Da Parma in giù... tutti romani."
Quello che vi frega a voialtri popoli non emancipati che mangiate il sapone è il fatalismo rinunciatario.
Se non capisci niente, o fai l'avvocato, o fai il sergente.
"Questa guerra non è mica la guerra mia." "No?" "No! La mia Guerra è contro I pescicani imboscati figli di una vacca."
"La patria ha bisogno di opere mica di morti." "Quello che dico io." "E io ho intenzione di fare grandi cose per la patria." "Che mestiere fai te?" "El barbiere."
"C'è la fotografia di un bambino nel portafoglio: xe un tuo fio?" "Ah no, no... quello sono io da piccolo." "Stupido! Anca dietro ti te la porti?" "Beh, cosa vuoi? Al mondo non ho che io."
Sono un uomo di pensiero, io, mica un uomo di asione.
"Lazarun, purcun, vigliac, lader di un romano." "Ma chi?" "Jacovacci... Jacovacci Oreste. Se lo ciappo, ci rompo i ginochi."
Io dico che se vinciamo questa guerra con i mezzi che abbiamo, siamo davvero un grande esercito.
La guerra non è altro che un lungo ozio senza un minuto di riposo.
Mi scusi sergente se la mia ignuransa non è pari alla tua.
"Tu, assaggia il tuo rancio e dimmi che te ne pare." "Signorsì... ottimo e abbondante, signor generale."
"E per me, niente?" "Ehi, negus, prima che arrivi una lettera dal paese tuo, ci vogliono le truppe cammellate." "Oh, che scassamento di peperoni. Voialtri mangia polenta sempre stesse cose sapete dire."
"Dai..." "Io?" "Eh!" "Io sono un pò miope, hai visto mai che non lo becco..." "Sei un pelandrone, sei, altro che miope, come tutti i romani." "Appunto. Spara tu che sei milanese." "Cosa c'entra questo? Io c'ho il principio che siamo tutti fratelli e sono contro la guerra, io."
Se la patria la dovessero difendere solo le persone perbene... te saludi, patria.
"Ma Cristo, dove sei?" "E' qua con noi, sergente. Se è vero che ha 33 anni, è del '84."
"Chi va là?" "Ma che fai, ahò? Prima spari e poi dici 'chi va là'?" "E' sempre mejo 'n amico morto che 'n nemico vivo. Chi sete?" "Semo l'anima de li mortacci tua." "E allora passate."
Visto che parli così... mi te disi propi un bel nient... hai capito? Facia de merda!
E pensare che anche stavolta... quei due lavativi... se la sono scampata.