Ultimo aggiornamento:
07/01/2025
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LA PARETE DI FANGO
Anno: | 1958 |
Regia di: | Stanley Kramer |
Genere: | Drammatico |
"Come mai hanno incatenato un bianco a un negro?" "Il guardiano ha il senso dell'umorismo."
Uccelli o persone... nessuno capisce il prossimo.
"Che cos'era?" "Una donnola... deve averla beccata un gufo." "Non hai detto che non fanno rumore?" "Solo quando stanno morendo." "Che bel modo di vivere... rimani zitto tutta la vita e l'unica volta che apri bocca è quando stai crepando."
"Grazie." "Ah, senti... perché non la fai finita? Continui a dire grazie. Odio la parola grazie." "Non significa niente."
Voglio darti un piccolo consiglio, uomo, perché mi piaci... uomo. Devi prendere le cose come sono. Non puoi sempre ribellarti se non vuoi essere infelice. Hai tanto da imparare, ragazzo.
"Che diavolo hai? Solo perché ti ho chiamato negro?" "Già..." "Beh, è quello che sei, no? E' come dire pane al pane. Io sono un vagabondo, ma non cerco di negarlo. Puoi anche chiamarmi farabutto, non mi importa." "Ti ribelleresti se ti paragonassero alle bestie? Che faresti se ti dicessero che sei figlio di nessuno?" "Dipende da come l'intendi." "Tu come l'intendi?" "Come l'ho detto e non scocciarmi perché non è colpa mia se sei un negro." "No, ma ti brillano gli occhi quando mi sputi addosso quella parola." "Quel colore ti ossessiona, vero? Beh, le cose stanno così. E devi rassegnarti, non sono io che faccio le leggi." "Ma tu ci godi a ricordarmele." "Ognuno è condannato a rimanere quello che è nella vita, perfino gli animali della palude." "Perfino gli sciacalli." "Mi paragoni a uno sciacallo?" "No, sei soltanto un uomo bianco."
Tutti quanti finiscono soli, non solo tu... tutti quanti. La vita è fatta così.
Hai qualcosa per cui vivere, tu?
Bisogna conoscere le cose per poterci sognare sopra.
Non è necessario conoscere. Bisogna soltanto desiderare. Allora ci si fa un milione di quadri nella propria testa.
E' passato tanto tempo... i sogni li confondo con la realtà.
Andiamo... fa finta di aver la catena.
Non puoi volerne alla gente per quello che non sa.
"Sto peggio di prima, adesso... e anche tu." "No... forse stiamo meglio."