L'ASSASSINO DI PIETRA

Ti do una scelta... morire giovane o di vecchiaia.

"Ha una pistola a canna lunga." "E la vita corta."

"Quello aveva solo diciassette anni." "Chi è armato è maggiorenne."

Che cavolo dovrebbe fare un poliziotto in quelle condizioni. La legge non la vogliono cambiare. Un ragazzino può compare una pistola come un pacchetto di caramelle.

Certo che aveva paura... ma era anche pericoloso.

Un ragazzo condannato a restare prigioniero della strada, non riesce mai a saltare il muro della rispettabilità... è pieno di odio.

Tu mi ricordi il nostro paese, sai? Rivedo la fabbrica, la fonderia, le miniere. E la terra morta che c'era tutto intorno. Dove quel poco di verde si seccava e si scoloriva. Sembrava che fosse sempre novembre, tutto l'anno. Io guardo te e rivedo quel grigiore.

Non tratto fantascienza.

"Che ci va a fare uno come lei al quarto distretto di polizia?" "Ci si rimedia sempre qualche battona."

"Che cos'è stato?" "Un attacco di morte prematura."

La violenza fa parte di un processo che produce... assuefazione.

"Se va male, siamo nella merda fino al collo." "Io sto già sentendo la puzza."

Più di quaranta furono ammazzati in una sera d'aprile... una sera che ricordiamo come i vespri siciliani.

Di un uomo non ci si dimentica contando i soldi suoi.

Ormai hai fatto la puntata... non sta a te far vincere il cavallo.

"Tu mi devi credere." "Certe mattine mi sveglio e mi chiedo perché."

Il sindacato di Luciano prese il controllo. Luciano spazzò via tutti i capi delle vecchie famiglie. La chiamano la notte dei vespri siciliani.

Lasciamo stare. Stiamo qui a perdere tempo. Con tutto il lavoro che c'è da fare. Nelle ultime tre settimane, solo nella città di New York, ci sono stati 159 omicidi. Tremila casi di violenza privata. Seimila rapine a mano armata. E poi mettici i casi di Chicago, Boston, Philadelphia, Los Angeles.

I cattivi hanno pagato e il buono trionfa. Questo caso è chiuso, ormai. Sotto a chi tocca.