Ultimo aggiornamento:
07/01/2025
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Il database contiene:
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LE REGOLE DEL CAOS
Anno: | 2014 |
Regia di: | Alan Rickman |
Genere: | Storico |
Vedete quanto sia importante suscitare la risposta appropriata?
Prendete nota... che la vostra eloquenza sia amata e il vostro atteggiamento sia temuto.
Il re vuole migliorare la perfezione e raggiungere l'impossibile.
Voi credete nell'ordine nel paesaggio?
Sporcatevi le mani e osservate cosa cresce.
Nessun uomo per quanto grande sa che cosa vuole finché non gli viene donato.
Mio padre mi ha fatto amare i giardini. Mi ha incoraggiato a vederne la bellezza e a ricrearla non come un esercizio ma più come un atto di fede. Lui diceva che Dio ci aveva donato un giardino e che quando abbiamo perso l'Eden abbiamo dovuto cercarlo e rinventarlo. Ma solo a pochi di noi è dato riuscirci. Solo alcuni di noi hanno quel dono.
Questa abbondanza di caos... è questo il vostro Eden?
Nel mio mondo anche l'anarchia è agli ordini del re... e il caos deve attenersi al bilancio.
Il volere del re non è senza fine... è il volere del re.
Una caratteristica della campagna è il letame. Si incontra letame ovunque... o bestie che producono letame. La campagna è piena di letame.
A volte mi sento sopraffatto dalle difficoltà della vita. Quando arrivo in un posto come questo, gradualmente il coraggio si impossessa di me. E io mi sento più adeguato.
Oggi mi avete definito temeraria ma chi è temerario abbandona una sicurezza mentre io credo che forse è la sicurezza che ha abbandonato me.
Non c'è privato che non si possa condividere in amore.
E' arrivato il tempo, madame, per entrambi di scegliere di affrontare il passato e vivere nel presente.
"Cosa devo fare?" "Adattarvi." "Come fa una pianta robusta."
"E' onesto... voi lo siete?" "No... non sono onesto da quando vi ho vista nel mio giardino. Il vostro cuore è impetuoso, il mio è placido. Non ho doni da offrire a una tale meraviglia." "Se avete appetito, io vi sfamerò. Se sono pazza me lo direte."
La perfezione non si piega alla natura.
Fiducia... non possiamo dare altro a chi insegue il nuovo, sire. Ma quando la bellezza è descritta con tale immaginazione allora è arte... che più di ogni altra cosa sa essere degna del re.
Nessuno può cancellare un figlio dal cuore di una madre.
"E' una rosa di Damasco?" "Lo è sire... per il più famoso giardiniere del mondo." "Permettete... vostra Altezza?" "Un'aroma onesto, leggero... naturale e spontaneo. Altre rose sembrano sfiorite, appassite." "Questo fato attende tutte le rose, sire." "Continuate, madame." "Ogni rosa è esposta agli elementi, maestà... così sboccia, fiorisce e appassisce." "Voi dite, madame?" "Una rosa cresce del tutto inconsapevole, passando naturalmente da uno stato all'altro e per quanto gli elementi la trattino con crudeltà... lei non se ne rende conto e continua fino alla sua morte, senza giudicare la sua bellezza. Ahimè, questo per noi non vale."
Non capite che non è di nessuno la colpa? E a cosa serve una colpa? Non è già troppo che sia successo? Non è già troppo dover vivere? Non possiamo chiedere di più a noi stessi? E' già troppo.
"E noi?" "Ci plasmeremo a vicenda."