Ultimo aggiornamento:
07/01/2025
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Il database contiene:
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L'EROE DI SPARTA
Anno: | 1962 |
Regia di: | Rudolph Maté |
Genere: | Storico |
Un mondo... un padrone.
Io conduco un oceano.
"Perché non vuoi parlare?" "Non ho niente da dire."
"E' vero che gli spartani sono i più temibili guerrieri di Grecia?" "Giudicherai con i tuoi occhi."
Leonida è ben degno della corona. Il suo nome vuol dire leone e da leone egli vive. Non esiste al mondo uomo che gli sia pari in ardimento e in destrezza e in devozione alla sua terra.
La lingua di una donna è più mortale di una spada.
Nessuno in Grecia prende decisioni senza consultare gli dei.
Non vi sono guerre senza speranza ma solo animi codardi.
Sparta!
Atene ha la flotta ma Sparta vanta il miglior esercito di Grecia.
Un re di Sparta non può deliberare senza il consenso dei sudditi. Ma io conosco i miei sudditi. E so che si batteranno.
Quand'ero bambino sognavo di colpire gli astri con il mio giavellotto.
Talvolta i più prodi sono più inclini alla paura.
Quando la pioggia è caduta, neanche gli dei possono farla tornare in cielo.
"Tu conosci non è vero i sacri doveri del guerriero spartano?" "Sì, regina." "Ascoltali ancora. Porrai la libertà al di sopra della vita. Rifuggirai dal piacere per la virtù. Sopporterai strenuamente ogni sofferenza. Obbedirai senza discutere. Avverserai tutti i nemici di Sparta e li combatterai intrepidamente. Sino alla vittoria o alla morte."
Io ti consegno questo scudo. Vi sono incise cinque parole, non dimenticarle. Con questo o su questo.
E' la formula di un giuramento... tornerò vittorioso con questo scudo, o morirò su di esso.
Per un greco, nessun luogo della Grecia è lontano.
"Io ti amo al di sopra di tutto." "Non del tuo dovere, però."
Il sangue dei migliori non deve estinguersi.
Vittoria o morte.
"Trecento uomini per fronteggiare l'urto dell'intera Asia." "No, trecento e uno... e tutti spartani."
Con gli dei alle spalle, perfino l'incoscienza diventa lecita.
Non siamo greci, forse?
Possa questa essere l'aurora del giorno che con tanto fervore tutti noi auspichiamo.
"La verità è un tossico, re Leonida... e un politico deve avere la cautela di somministrarla solo a dosi minime." "Sono grato agli dei che m'abbiano fatto soldato." "E io che m'abbiano fatto maestro di astuzia... il tuo braccio e la mia mente costruiranno la grande Grecia."
Siamo alle Termopili. Una sola consegna. Da queste alture i persiani non passeranno.
Morire vicino a un amico è più dolce.
Non c'è altro modo di morire oggi... per uno spartano.
Non abbiamo l'ordine di ritirarci... e la parola data è sacra.
Fino alla vittoria... o alla morte.
Un re di Sparta si reca da solo incontro a un semplice persiano.
"Il mio sovrano ammira lealmente il valore tuo e dei tuoi soldati." "Ringrazialo... e digli che la sua ammirazione sarà ancora più convinta stasera."
"La presunzione ti distruggerà, re Leonida... in un modo o in un altro questa battaglia voi la perderete." "Può darsi, ma voi nel frattempo avrete perso la guerra."
"Le nostre frecce oscureranno il sole." "Tanto meglio, combatteremo all'ombra."
Fu certo un giorno di tenebre quello in cui apparve la prima donna.
"Osi disobbedirmi?" "Obbedisco al mio onore."
Cattivo soldato, ma greco di buona razza.
Unicamente agli spartani che abbiano figli è concesso il privilegio di combattere oggi... il tuo è il migliore di tutti.
La speranza è l'oro dei poveri.
"Noi restiamo col nostro re." "Non c'è più speranza per voi... tra pochi istanti sarete tutti morti." "Ma la Grecia vivrà."
Viandante... và, e dì a Sparta che noi siamo caduti obbedendo alle sue leggi. Così, l'ultima parola degli eroi sconfitti esprimeva una certezza di vittoria prima a Salamina come vaticinato e in seguito a Platea. Ma aldilà dell'esito militare, tanto quelle battaglie quanto l'olocausto delle Termopili, ricordano a tutti noi quel che possa la decisione di pochi, quando l'uomo rifiuta di sottomettersi alla tirannia.