L'ULTIMA MINACCIA

La morte di un giornale non è mai discreta.

Questo foglio si batterà per il progresso e le riforme. Non ci contenteremo mai di stampare delle semplici notizie. Non avremo mai timore di attaccare il male, venga esso dalla malafede dei ricchi o da quella dei poveri.

Non vado mai ai funerali.

"Sei un giornalista o un reporter?" "Che differenza c'è?" "Un giornalista fa di se stesso l'eroe di un fatto, un reporter è solo il testimone."

Al lettore non bastano più le sole notizie. Vuole fumetti, concorsi, rebus. Vuole sapere come conquistare un amico o influenzare l'avvenire. Ergo, oroscopi, pronostici sui cavalli, interpretazione dei sogni che lo illudano di poter vincere alle lotterie e se incidentalmente qualche volta si imbattono nella prima pagina... notizie.

Il giornalismo è la più bella professione del mondo.

Lei dunque vuol fare il reporter? Le do un consiglio per questo mestiere. Non si dia mai per vinto... non sarà la professione più solida, ma è la più bella.

"Sei licenziato!" "Un momento!" "Pagalo e buttalo fuori!" "Perché si arrabbia... lo sanno tutti che siamo finiti." "Quello è il tuo sbaglio." "Sono tre anni che sono qui." "Quello è il mio sbaglio."

A che serve un amico se non ti fa un favore?

Non bastonare mai un reporter, dicono. E' come uccidere una guardia in servizio, dicono. Mai gettare ragazze nel fiume vestite o svestite, dicono.

C'è una sola specie di martiri, amico... quelli morti!

La libera stampa è come una vita libera... è sempre in pericolo.

"Non distinguete un delinquente da un poliziotto?" "In questa città?"

Se la battaglia merita, chi vince non conta... qualcosa di buono ne uscirà sempre.

A una moglie piace reputarsi indispensabile... perfino di giorno.

Una stanpa onesta e coraggiosa è la prima protezione del pubblico dal gangsterismo locale o internazionale.

Senza concorrenza, non esiste libertà di stampa.

E' la stampa, bellezza... la stampa. E tu non ci puoi far niente. Niente!