L'UOMO BICENTENARIO

Prima legge della robotica. Un robot non può recare danno a un essere umano né può permettere che a causa del proprio mancato intervento un essere umano riceva danno. Seconda legge. Un robot deve obbedire agli ordini degli esseri umani purché tali ordini non contravvengano alla prima legge. Terza legge. Un robot deve proteggere la propria esistenza purché questa autodifesa non contrasti con le prime due leggi.

Non c'è prezzo per l'individualità.

Uno è lieto di poter servire.

Sono state combattute guerre terribili in cui sono morti milioni di individui per un'idea... la libertà, quindi si può dire che una cosa cui tante persone tengono così tanto vale la pena di averla.

E' questo che ci rende unici... sono queste imperfezioni.

"Non ho mai capito l'espressione 'perle ai parchi'." "Ai porci." "Oh allora il film non era 'a piedi nudi nel porco'."

"Io sono cambiato." "Io non dico esternamente, devi cambiare dentro di te. Corri qualche rischio. Fai qualche errore." "Errore?" "Sì. A volte è importante non essere perfetti, capito? E' importante fare la cosa sbagliata." "La cosa sbagliata?" "Sì." "Perché? Oh, sì. Per imparare dai propri errori." "No, per farli e basta. Per scoprire cosa è reale e cosa non lo è. Per scoprire quello che tu provi. Gli esseri umani sono un gran casino, eh?" "Oh, questo è garantito. Capisco. Questa è ciò che si definisce una conversazione irrazionale, vero?" "No, questa è una conversazione umana. Qui non c'entra affatto la razionalità. Si tratta di seguire il tuo cuore."

Quindi per poter seguire il proprio cuore... uno deve fare la cosa sbagliata?

Se qualcuno diventa un essere umano, prima o poi fa qualcosa di infinitamente stupido.

Benvenuto nella condizione umana.

Preferisco morire come uomo che vivere per tutta l'eternità come macchina.