MORTE DI UNA CAROGNA

Non si vive a lungo quando si fa leva sul terrore.

"Bisogna trovare il diario." "Bisogna trovare l'assassino." "E' la stessa cosa." "Non esattamente."

Questa non è una coincidenza, è una forzatura grammaticale.

Io mi rovino la salute per l'arte... creare mi divora.

"Che cosa credevi, di arrivare fino al 2000 col tuo gatto Felix?" "Perché no, scusa... Michelangelo che cosa ha fatto? Ha sempre scarabocchiato le stesse facce. Dio, Mosè... tutti con la barba."

Per arrivare dove sono oggi, ho dovuto convincere qualcuno con le buone... e molti con le cattive.

"Chi c'è?" "I soliti direi, molti politici, dei pagliacci, qualche duchessa e tante puttane... la crema del paese."

Quando non ti puoi fare chi vuoi, ti fai chi puoi.

La persona passa, la carica resta.

Non ci sono più amici, ci sono soltanto soci... non ci sono più nemici, soltanto clienti.

"Che cosa l'ha convinta?" "La paura." "A volte è una buona consigliera."

Ho visto uomini dimenticare la moglie, i figli, il loro numero di telefono ma... non il loro nome, questo mai.

Gli psichiatri la definiranno un esaltato, un paranoico, ma nessuno dirà quello che è veramente, perché la parola suona male in un tribunale. La verità è che lei è uno stronzo, Moreau. Ma stia tranquillo, la storia ne è piena. I suoi predecessori sono fanatici come Savonarola, Torquemada. I due flagelli dell'umanità sono il disordine e l'ordine. La corruzione mi disgusta. Ma la virtù mi spaventa.

I soli che ci rimetteranno... sono i salmoni. Dormite in pace, francesi. E' tutto in ordine.