NATO IL QUATTRO LUGLIO

Ed è per questo, fratelli americani... che non dovete chiedervi cosa la nazione può fare per voi ma che cosa voi potete fare per la vostra nazione.

Non tutti possono diventare marine degli Stati Uniti. Noi vogliamo i migliori. E non accetteremo che i migliori. Perché non c'è niente di più fiero, niente di più bello, niente di più leale e coraggioso di un marine americano.

Un buon marine è un marine che sa pensare.

Non potrà più esistere un'America se non ci saranno persone che siano disposte a sacrificarsi.

La questione non è bruciare la bandiera o il Vietnam, è un'altra... perché combattiamo per i diritti laggiù se non li abbiamo qui?

Il Vietnam è una guerra dell'uomo bianco... una guerra dell'uomo ricco.

Se non fai parte della soluzione, fai parte dl problema.

A volte penso che alle persone, quando sanno che sei tornato dal Vietnam, gli cambia la faccia, lo sguardo, la voce, il modo di guardarti, capisci?

O lo ami o te ne vai.

Hai combattuto e hai perso. E devi accettarlo. Sei un marine. Ricordi il motto? Sempre fedele. Sei tu che hai scelto, non loro.

"Che cosa vuoi?" "Voglio tornare ad essere un uomo."

Ricorda sempre... tieni una mano sulle sue tette e l'altra sul tuo portafoglio.

La verità è che hanno ucciso un'intera generazione di giovani americani.

"Signor Kovic che si prova a parlare davanti a tutta la nazione?" "E' inesprimibile... un onore. La strada è stata lunga per noi reduci... e solo adesso io sento di essere tornato a casa. Sì, forse, ora... siamo tornati a casa."