Ultimo aggiornamento:
07/01/2025
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Il database contiene:
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PATTON, GENERALE D'ACCIAIO
Anno: | 1970 |
Regia di: | Franklin J. Schaffner |
Genere: | Guerra |
Riposo. Desidero ricordarvi che nessun bastardo ha mai vinto una guerra morendo per il proprio paese. Se l'ha vinta, è perché ha costretto altri bastardi a morire per il loro paese. Soldati... chi di voi non ha sentito dire che gli americani non vogliono battersi, che vogliono star fuori dalle guerre? Sono tutte balle. Gli americani per tradizione amano battersi... ogni vero americano cerca sempre la mischia. Tra ragazzi, tutti avete ammirato quello che giocava meglio a palline, chi era più veloce, chi giocava meglio a rugby, chi faceva meglio a pugni. Gli americani sono per chi vince... e hanno sullo stomaco chi perde. Gli americani hanno il vizio di vincere sempre e io personalmente detesto l'uomo che perde ignobilmente e poi ride. Per questo gli americani non hanno mai perduto e non perderanno mai una guerra. Perché la sola idea di perdere ripugna agli americani. Ora... un esercito è una squadra, vive, mangia, dorme, si batte come una squadra. L'individualismo è un'emerita idiozia. E quegli altrettanto emeriti idioti che fanno l'apologia dell'individualismo in guerra non distinguono l'inno dei Marines dalla quinta di Beethoven. Noi abbiamo il migliore equipaggiamento, lo spirito più alto e i soldati più in gamba del mondo. Intendiamoci... io sento, sento della pietà per quei poveracci che ci troveremo di fronte. Sì, ve lo giuro. Perché non ci limiteremo a sparargli. Noi gli tireremo fuori le frattaglie dalla pancia e le useremo per ingrassare i cingoli dei carri armati. Sì, noi li faremo a pezzi quei maledetti bastardi. Ve lo prometto. Forse... qualcuno di voi ora si sta chiedendo se non avrà paura quando si troverà sotto il fuoco, non preoccupatevi. Posso garantirvi che farete tutti il vostro dovere. I tedeschi sono il nemico. Attaccateli. Sparategli nella pancia. Falciateli senza pietà. E se vi capiterà di vedere un mucchio di carne informe che un attimo prima era il volto del vostro migliore amico... saprete cosa fare. E un'altra cosa voglio che sappiate. Non voglio ricevere nessun messaggio che dica stiamo tenendo la posizione. Noi non terremo un accidente. Che tengano i tedeschi. Noi avanzeremo sempre. E non ci interessa un fico secco di tenere qualcosa. Tranne il nemico. Quello sì che lo agguanteremo per il naso. E lo prenderemo a calci nel sedere. E ad ogni calcio, gli faremo sputar sangue. E quando avrà finito il sangue dovrà sputare la bile. Adesso... avete qualcosa che potrete raccontare quando tornerete a casa. E rendetene grazie a Dio. Fra trent'anni quando sarete seduti vicino al camino con un nipotino sulle ginocchia... e lui vi chiederà che cosa avete fatto nella seconda guerra mondiale... non sarete costretti a rispondere... beh, raccoglievo patate in Louisiana. Ora voi tutti sapete come la penso. Sarò ben fiero di potervi guidare sui campi di battaglia ovunque... e comunque. E' tutto.
Gli arabi sono peggio degli avvoltoi... spogliano i nostri morti prima che possiamo seppellirli.
I leoni nella loro tana tremano al suo avvicinarsi.
"Per battere un uomo come Rommel ci vorrebbe il nostro miglior comandante, l'unico che possa rimettere in piedi quest'armata." "Patton?" "Esattamente." "Dio ci salvi."
Anche i migliori cani da caccia hanno paura degli spari la prima volta che li sentono.
Tra poco cominceremo a trasformare questi sbandati in autentici guerrieri. Non avranno più paura dei tedeschi. Spero solo che abbiano sempre paura di me.
"In guerra non esiste la parola esaurimento sotto il mio comando." "Sissignore." "Esaurimento è un biglietto di favore per un letto d'ospedale e io non intendo sovvenzionare i vigliacchi."
Duemila anni fa... io c'ero.
Sai come ha detto il poeta? Sin dai tempi dei tempi, trionfi ho vissuto e sconfitte. Ho combattuto, ho vinto e son caduto cento volte cento sopra le stelle. Come in uno specchio opaco. Vedo le antiche guerre che ho vissuto in diversa guisa, con diversi nomi. Ma ero sempre io. Sai chi è il poeta? Io.
Solo noi due. Rommel nel suo carro armato e io nel mio. Ci fermiamo a venti passi e usciamo per stringerci la mano. Poi rientriamo e incominciamo a sparare. E chi dei due vince, avrà vinto la guerra.
Il mondo è cambiato... in maniera schifosa.
E' sempre stato il mio sogno... partecipare a un combattimento all'ultimo sangue.
Inutile spreco di bravi soldati.
Rommel... sei un magnifico bastardo, ma io ho letto il tuo libro!
Don Chisciotte affronta sei mercanti di Toledo e salva la virtù di Dulcinea.
Patton è un guerriero romantico, perso nei tempi moderni.
Il segreto di Patton è il passato.
Credo che sia stato Alcibiade nella guerra del Peloponneso 415 Avanti Cristo a dire se cade Siracusa cade la Sicilia e quindi l'Italia. Alcibiade lo sapeva che Siracusa era la vena giugulare dell'Italia. E lui prendeva sempre la gente per la gola.
"Tu saresti stato il maresciallo ideale per Napoleone se fossi vissuto nel diciottesimo secolo." "Ma io in quel secolo ci sono vissuto."
Paragonate alla guerra, tutte le altre forme di conquista diventano insignificanti.
"La gente comune non fa queste distinzioni... è più interessata alle sue pistole di madreperla." "D'avorio, solo un pederasta dell'ultimo bordello di New Orleans può averle di madreperla."
"I soldati che cosa ne pensano?" "Io da loro non voglio essere amato... voglio che si battano per me."
A volte l'eccessiva prudenza è nociva. Cosa diceva Federico il Grande? Audacia, audacia e ancora audacia.
C'è una sola differenza fra te e me, George. Io faccio questo lavoro perché mi è stato insegnato. E tu lo fai perché... perché ti piace.
Io detesto la viltà.
Io sono venuto qui per chiedervi... se sono veramente quel figlio di troia che voi pensate.
Io ho soltanto il difetto di dire quello che penso.
La tua lingua è il tuo peggior nemico.
Come dice il signor Bernard Shaw... gli inglesi e gli americani sono due popoli separati dalla comunanza di lingua.
Io la guerra voglio combatterla fino in fondo.
"Dove va, generale?" "A Berlino, a tirare il collo personalmente a quel gran fottuto di Hitler."
Se si superano montagne e oceani, qualunque altro ostacolo che sia stato ideato dall'uomo può essere superato.
Io l'amo... sì, io l'amo la vittoria, più della mia stessa vita.
"Avevamo dimenticato che lei è molto popolare tra le sue truppe." "Non lo sono, se obbediscono è perché sono bravi soldati e perché si rendono conto che la guerra possiamo ancora perderla."
Sono fiero di questi uomini.
Andremo sempre avanti. E' chiaro? Noi attaccheremo tutta la notte, attaccheremo domani mattina. E se non dovessimo vincere... che nessuno di noi ritorni vivo!
"Sa una cosa, generale? A volte non si capisce se lei recita una parte o fa sul serio." "Non importa se non si capisce... l'importante è che lo capisca io."
Il guerriero puro... un anacronismo magnifico.
Tra bastardi ci si può intendere.
Nuove armi, eh? Sono la fine di tutto. Finito l'eroismo, finita la gloria, finito tutto quanto. Niente eroi, niente vigliacchi, niente truppe, niente generali. Solo quelli che sopravvivono e quelli che muoiono. Non fa per me questo tipo di guerra.
C'è solo un modo di morire per un soldato di professione... con l'ultima pallottola nell'ultima battaglia dell'ultima guerra.
Tu sei stato magnifico nella campagna in Europa, davvero... ma gli schiaffi che hai dato a quel soldato in Sicilia sono stati il punto di partenza della nostra vittoria.
Per oltre mille anni ai conquistatori romani che tornavano dalla guerra, venivano tributati gli onori del trionfo. Una parata favolosa in cui sfilavano trombettieri, musici e strani animali presi nei territori conquistati. E poi carri, colmi di tesori e di armi nemiche. Il conquistatore avanzava sul suo carro trionfale, con i prigionieri in catene che camminavano davanti a lui. A volte, i suoi figli vestiti in bianche tuniche, salivano con lui sul carro o cavalcavano al suo fianco. E uno schiavo dietro di lui gli porgeva una corona d'oro e gli sussurrava all'orecchio che la gloria è un effimero dono degli dei.