TOBRUK

"E' un suicidio." "E' un ordine."

Impossibile o no, deve essere fatto... e in orario.

La guerra e la politica si mescolano sempre.

"Perché ti sei ficcato le dita nelle orecchie?" "Perché la vista del sangue non la sopporto."

"Dicono che ce l'abbiamo tutti un pò di sangue ebreo, no?" "Già... e siamo tutti un pò razzisti."

"La sua guerra durerà un pò più della mia, capitano." "Ormai è già vecchia di duemila anni. Per la prima volta dopo venti secoli cominciamo a sentirci come un unico popolo. I tempi dell'ebreo errante stanno per finire... ce ne torniamo a casa." "In Palestina?" "Israele, maggiore... Israele. Da dove siamo partiti. Chiunque avrà voglia di guai nel futuro, saprà dove trovarci."

"Credevo che voi ebrei foste tutti molto furbi." "E' la propaganda nemica, maggiore."

"Non esiste la convenzione di Ginevra per noi. Pensa alla morte e non sarai più sicuro della tua vita. E' un proverbio ebraico." "Un martire morto è soltanto un cadavere."

"Chi nasce tedesco resta tedesco." "E chi nasce ladro resta ladro."

Il fulmine non colpisce due volte nello stesso posto.

Come soldati, noi abbiamo poche virtù ammirevoli... forse quella di essere disposti a morire per le cose in cui crediamo è l'unica che valga.