Ultimo aggiornamento:
07/01/2025
Il database contiene:
  • 4700 film
  • 47844 citazioni

TRE UOMINI E UNA GAMBA

Anno: 1997
Regia di: Aldo Giacomo Giovanni Baglio Poretti Storti
Genere: Commedia
Ma come minchia fa quello ogni volta, che ha fatto un corso di telecinesi?
Ma porca puttana, possibile che tutte le volte che dobbiamo ammazzare qualcuno c'è sempre un contrattempo della minchia?
Ma perché, perché devo essere sempre l'ultimo a sapere le cose?
"Leggo le istruzioni, eh... buongiorno." "Buongiorno." "Complimenti per l'ottima scelta." "Grazie."
"Buongiorno." "Buongiorno." "Complimenti per l'ottima scelta." "E grazie."
Tenere lontano dalla portata dei bambini.
Sto diventando nervoso e non va bene.
"E' un succhiotto." "Si vede tanto?" "Eh si vede sì, si vede." "Ma porca miseria." "Chi è che te l'ha fatto?" "La Betty." "La Betty... la conosco?" "Ma sì che la conosci, l'altro giorno alla festa di Frank... quella che ha rotto il bicchiere." "Quella biondina alta, con i capelli raccolti dietro? " "E beh non è quella, comunque..." "Quella che c'ha il Mercedes bianco." "Ero sotto la doccia, no... " "Quella che c'ha il cagnolino." "A un certo punto..." "Quella con il trench grigio." "Trench grigio... lei, bravo!" "La Betty, alta. " "Alta, bravo." "Con i capelli raccolti dietro, c'ha il fratello che fa il paracadutista, sua madre organizza le feste, c'ha un po' le ginocchia a punta." "Ginocchia a punta?" "Eh, la Betty." "Allora non è lei, va beh, fa niente, comunque ero sotto la doccia..." "Quella alta, con i capelli raccolti dietro, quella che c'ha il cagnolino, sempre..." "Ho capito chi stai dicendo, non è lei, ci assomiglia, comunque ero sotto la doccia..." "Quella che c'ha il Mercedes bianco, quella..." "No va beh, ero sotto la doccia..." "Quella che c'ha il 42 di piede?" "42 di piede?" "Eh." "Allora è lei." "E' la Betty." "Bravo!" "Alta, con i capelli raccolti dietro." "Allora ero sotto la doccia, a un certo punto sento bussare la porta..." "Sua madre organizza..." "E' leiii, è due ore che sono sotto la doccia, la polmonite mi stai facendo venire, ti sto dicendo che è lei!"
Facciamo l'amore... ti risparmio i preliminari.
"Non lo so." "Eh, non si sa in queste cose non si sa mai." "Lo so, ti sto dicendo non lo so... è un modo di dire." "Hai detto non lo so." "Sì ho detto non lo so però lo so non è che non lo so."
"Finisco di mangiare la peperonata e scendo." "Peperonata, alle 8 del mattino... mezzogiorno, topi morti?"
"Allora sei bastardo." "E pignolo."
Ma vai, ma vieni, ma chi sei... ma chi sono!
Il mio falegname con trentamila lire la fa meglio.
Un latte macchiato tiepido senza schiuma e con poco caffè.
Ma vai, ma vieni, ma chi sono, eh pirletti dimmi... chi sono!
E Giacomino si sposa...
Era il cane più bello del mondo... era meglio di Rin Tin Tin.
Non ce la faccio... troppi ricordi.
Anche il capitano del Titanic lo diceva, ma no, ma no, è solo un rumorino... da niente.
A volte dorme di più lo sveglio che il dormiente.
Ma se non sai neanche unire i puntini della settimana enigmistica.
Sì, ma a te bisogna portarti in giro legato.
"E' un film di Garpelli, neorealista... non lo proiettano da trent'anni." "Ci sarà il suo motivo."
"Mi faccia vedere il biglietto, se ce l'ha." "Ce l'ho, se non ce l'ho... l'ho perso." "Se l'ha perso le farò la contravvenzione, va bene?" "Ho capito, per quale motivo deve mettere le mani avanti?" "Che metto le mani avanti, ho detto se non ce l'ha le farò... futuro." "Se lo ritroverò... anteriore."
"Vuole una sigaretta?" "No, grazie." "Guardi che non è per corromperla." "Ci mancherebbe che vuole corrompermi con una sigaretta." "Vuole il pacchetto?"
"Questo biglietto è stato timbrato più volte." "E si vede che l'ho pagato di più."
"Se lei è ignorante non è colpa di nessuno, va bene?" "Ignorante glielo dice a sua sorella, va bene?" "Ignorante nel senso che ignora che quello è un biglietto singolo." "Allora lei è un imbecille nel senso che imbelle."
"E' inutile che tira, non è che scappo." "E intanto ha allungato il passo." "Ho allungato il passo perché c'ho il passo più lungo della gamba." "Comunque mi dia le sue generalità." "In generale sto così così." "Senta non faccia lo spiritoso, per favore... generalità nome e cognome, va bene? Allora, come si chiama?" "Sto aspettando." "Cos'è che sta aspettando?" "Che scriva." "Sono pronto, come si chiama?" "Ayeye." "Ayeye?" "Sì." "Come si scrive Ayeye, sentiamo." "A." "A." "I come lunga e ieie si ripete." "No, ie eie eieieie..." "Per favore, anche lei, già faccio fatica con lui, per favore, o sentiamo il cognome, con un nome così chissà il cognome... sentiamo." "Ayeye Brazoff."
"Ti sembra il caso di dormire con la maglietta di Sforza?" "E quella di Ronaldo era finita."
"Tu non hai mai rischiato?" "Una volta, una volta ho messo 2 fissa Inter Cagliari."
Sono il Conte Dracula, minchia!
Via i terùn dalla Transilvania
Che giornata, due transilvani leghisti.
"Piuttosto ciccio, te come ti chiami... ci presentiamo." "E sì eh, io sono Michele, lui è Gino, lei?" "Brambilla." "Brambilla e di nome?" "Brambilla Fumagalli."
Oh Mia bela Madunina che botta ca g'ho pres!
"Questo qua mi convince proprio poco poco poco." "Anche a me, anche a me." "Facciamoci l'inganno della cadrega."
Sei scaltro come una faina.
" Dottore lì, Brambilla! Venga. Si accomodi pure, si serva. Prenda pure una cadrega... una cadrega non si rifiuta a nessuno." "Ragionier Fumagalli, prego si accomodi." "Bella cadreghina, eh!" "Eh, si!" "Prego!" "Fumagalli, eh?" "La cadrech? Mmmh... buona questa cadrech." "Ah, la mela sarebbe la cadrega... la cadrega è la sedia!" "Caro il mio bel ragioniere." "Stan proprio dicendo che è buona stagionatura... questa cadrega."
Scusat ma sent un atim perché devi far du goc devi cambiar l'acqua al pipistrel.
"A Dracula con affetto, Totò Schillaci. Dracula... Schillaci? Ma chi l'è sto Schillaci?" "Schillaci l'è il gran visir de tuti i terùn."
"E così domani ti sposi." "Sì, ma... niente di serio."
Ce la giochiamo a pallone... Italia Marocco.
"Ma cosa ho fatto di Male per avere la maschera di Karl Popper?" "Guarda che non è Karl Popper, è Cossiga." "Ma come Cossiga... Cossiga mi sta sulle palle."
Pronto? Pronto, sì, sì, sì... no, ma... lasciami... no, se fosse stato per me... sì... ma io sono il primo che... non ho... E allora, mi lasci parlare o no? Stai parlando solo tu! E m'hai proprio rotto i coglioni! Mi hai rotto i coglioni, hai capito? Perchè non sono un automa! Sono una persona e ad un certo punto te lo devo proprio dire: vaffanculo! Vaffanculo! V a f f nculo! Tu, il tuo negozio, la tua villa di merda, mi fai schifo, stronzo! Era occupato.
L'amore dà, l'amore toglie.
"Qui la roccia è tutta franabile." "Casomai sarà friabile, non franabile." "Comunque frana, non è che fria."
"Dai, metti il piede là... dove c'è quella sporgenza." "Dove?" "Quella sporgenza lì, a forma di zoccolo di gnu." "Non conosco lo gnu, devo conoscere lo zoccolo di gnu?" "L'altro mettilo là, nella rientranza in basso." "Quale rientranza?" "Quella rientranza lì a forma di vertebra di moffetta, dai." "Avanti, dimmi come è fatta una moffetta." "Ho detto vertebra, è dentro e non si vede." "Forse ho trovato un buco, speriamo che non sia il culo della moffetta."