Ultimo aggiornamento:
07/01/2025
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WAKING LIFE

Anno: 2001
Regia di: Richard Linklater
Genere: Animazione
Il sogno è il destino.
Io credo che il veicolo debba essere un'estensione della personalità.
Io magari non lo capisco, forse non sono neanche d'accordo con questo mondo, ma sai una cosa... lo accetto. E continuo tranquillo a galleggiare. La chiglia della vita dev'essere stabile, questo voglio dire, segui la corrente, si sa che tutti i fiumi finiscono in mare. L'idea è cercare di essere sempre sul punto di partire, ogni volta che si arriva. Si risparmiano presentazioni e addii. Il viaggio non richiede una spiegazione ma solo dei passeggeri.
E' come arrivare su questo pianeta con una scatola di pastelli. C'è chi ha la scatola da otto pastelli e chi invece ha quella da sedici. Ma quello che conta è quello che fai con i pastelli... con i colori che ti hanno dato. Non state a preoccuparvi di colorare dentro o fuori dai contorni, colorate fuori dai contorni dico io, ma anche fuori dalla pagina. Non mettetemi limiti!
Se mi rifiuto di considerare l'esistenzialismo solo un'ennesima moda francese o una curiosità storica è perché credo che abbia qualcosa di molto importante da offrirci per il nuovo secolo. Io temo che stiamo perdendo la capacità del vivere la vita con passione... di assumerci la responsabilità di quello che siamo. La capacità di raggiungere dei risultati e di sentirci soddisfatti della vita. L'esistenzialismo viene spesso trattato come una filosofia della disperazione ma io credo che sia esattamente l'opposto. Sartre in un'intervista ha detto che non aveva mai vissuto un solo giorno di disperazione. Quello che viene fuori dalla lettura di questi filosofi non è tanto un senso di angoscia nei confronti della vita ma al contrario una certa esaltazione nel sentirsi padroni della vita stessa. Siano noi cioè a crearci la nostra vita.
E' vero che al mondo siamo 6 miliardi di persone e stiamo aumentando. Ciò nonostante quello che fai fa la differenza. Fa la differenza innanzitutto in termini materiali, fa la differenza per le altre persone e crea un precedente. Insomma, io credo che da questo bisogna capire che non dobbiamo mai chiamarci fuori e pensare di essere vittime di una concomitanza di forze. Siamo sempre noi a decidere chi siamo.
La creazione sembra nascere dall'imperfezione. Sembra venir fuori da uno sforzo e dalla frustrazione. Ed è così che secondo me è nato il linguaggio, cioè è derivato da un forte desiderio di trascendere il nostro isolamento per comunicare in qualche modo gli uni con gli altri.
Per esaminare i punti salienti dello sviluppo umano dobbiamo prima esaminare l'evoluzione dell'organismo e poi di conseguenza lo sviluppo della sua interazione con l'ambiente. L'evoluzione dell'organismo comincia con l'evoluzione della vita, procede attraverso l'ominide per arrivare all'evoluzione dell'umanità... l'uomo di Neanderthal e di Cro-magnon. Allora l'aspetto interessante è che qui siamo davanti a tre direttrici: una biologica, una antropologica, lo sviluppo di città e culture e una culturale cioè l'espressione umana. Allora, qui si parla di evoluzione delle popolazioni e non tanto di evoluzione degli individui. Se inoltre consideriamo la cronologia di questi eventi, 2 miliardi di anni per la vita, 6 milioni di anni per l'ominide, 100 mila anni per l'umanità che conosciamo, cominciamo a vedere la natura restringente del modello evoluzionistico. Allora quando arriviamo poi all'agricoltura, alla rivoluzione scientifica e alla rivoluzione industriale parliamo di 10 mila anni, di 400 anni, di 150 anni e vediamo un ulteriore riduzione dei tempi dell'evoluzione. Questo vuol dire che siamo nel mezzo di una nuova evoluzione e che questa si restringe a tal punto che noi potremmo vederla manifestarsi durante la nostra vita, nel corso di una generazione. La nuova evoluzione nasce dall'informazione, da due tipi di informazione: digitale e analogica. La digitale è l'intelligenza artificiale. L'analogica deriva dalla biologia molecolare, dalla clonazione dell'organismo e le due si incontrano nella neurobiologia. Prima, secondo il vecchio modello evoluzionistico, un essere moriva e l'altro cresceva e dominava. Ma nel nuovo paradigma coesistono l'un l'altro, in mutuo sostegno, non in competizione, capito? Cioè indipendenti dall'esterno. E l'aspetto interessante è che l'evoluzione diventa un processo incentrato sull'individuo... che nasce dai bisogni e dai desideri dell'individuo e non un processo esterno, un processo passivo, in cui l'individuo è alla mercé della collettività. Allora, questo produce un neo-uomo, d'accordo, con una nuova individualità, una nuova consapevolezza. Ma questo è solo l'inizio del ciclo evolutivo, perché la fase seguente verrà influenzata da questa nuova intelligenza e mentre l'intelligenza si somma all'intelligenza e la capacità alla capacità, la velocità aumenta, aumenta fino a raggiungere un crescendo, in un certo senso si potrebbe immaginare quasi come una istantanea realizzazione delle potenzialità, quelle umane e neo-umane, ma anche qualcosa di diverso. Potrebbe essere l'amplificazione dell'individuo, la moltiplicazione delle esistenza individuali, delle esistenze parallele, in pratica con un individuo non più limitato dal tempo o dallo spazio. E le manifestazioni di questo tipo di evoluzione, quella neo-umana, le manifestazioni potrebbero essere tutt'altro che intuitive ed è questa la parte interessante. La vecchia evoluzione è fredda, sterile, efficiente, d'accordo... ed è una evoluzione che si manifesta attraverso l'adattamento sociale. Parliamo di parassitismo, di predominio, di moralità, di guerre, di predazione. Tutto questo subirà una sdrammatizzazione, tutto questo subirà un'involuzione. Il nuovo paradigma evoluzionistico ci offrirà i tratti umani della verità, della lealtà, della giustizia, della libertà. Queste saranno le manifestazioni della nuova evoluzione ed è questo che speriamo di vedere, sarebbe molto bello.
L'autolesionista avverte di essere completamente alienato. Assolutamente solo. Estraneo alla comunità degli uomini. Tra sé e sé pensa: devo essere pazzo! Quello che non riesce a capire è che la società è esattamente come lui. Un interesse particolare nelle grandi sciagure, nelle catastrofi. Guerre, carestie, alluvioni e terremoti, rispondono a bisogni ben precisi. L'essere umano vuole il caos. In realtà gli è necessario. Depressione, conflitti, sommosse, omicidi... tutto questo terrore... siamo irresistibilmente attratti da quello stato semi-orgiastico creato dalla morte e dalla distruzione... siamo fatti tutti così e la cosa ci piace. Certo, i media cercano di mettere una maschera triste a queste cose, dipingendole come grandi tragedie umane. Ma sappiamo bene che il compito dei media non è mai stato quello di eliminare i mali dal mondo, no! Il loro compito è convincerci ad accettare questi mali e abituarci a convivere con essi. Chi ha in mano il potere, ci vuole semplici spettatori passivi. E non ci hanno dato nessun altro diritto di scelta, a parte l'occasionale, puramente simbolico e partecipatorio atto del voto. Vuoi il burattino di destra o vuoi il burattino di sinistra?
Ho sentito dire che Tim Leary poco prima di morire, disse che aspettava con ansia il momento in cui il suo corpo sarebbe morto ma il cervello sarebbe rimasto in vita. Sai che dicono che l'attività cerebreale continua per 6-12 minuti dalla morte del corpo? E un secondo di coscienza onirica, un solo secondo, è infinitamente più lungo di un secondo da svegli.
Non giudicare se non vuoi essere giudicato.
Nella nostra visione del mondo, è facile pensare che la scienza abbia rimpiazzato Dio. Ma alcune questioni filosofiche sono ancora molto spinose, come il libero arbitrio. E' una questione che esiste da molto tempo, addirittura da prima di Aristotele. Anche Sant'Agostino, San Tommaso d'Aquino si chiedevano: come si può essere liberi, se Dio sa già in anticipo tutto quello che facciamo? Oggigiorno sappiamo che il mondo funziona secondo alcune leggi fisiche fondamentali che regolano il comportamento di ogni singolo oggetto nel mondo. Dunque, l'assoluta attendibilità di queste leggi permette grandi conquiste in campo tecnologico. Ma anche l'uomo è in fondo un sistema fisico, una complessa struttura di molecole di carbonio e soprattutto d'acqua. E il nostro comportamento non fa eccezione a queste leggi fisiche basilari. Quindi, in un simile quadro che sia Dio a predisporre gli eventi, sapendo già tutto ciò che faremo, o che siano queste leggi fisiche a governare tutto, non resta molto spazio per la libertà.
Chi sei, dipende soprattutto dalle libere scelte che fai.
Lo scopo ultimo è di liberarsi dalla negatività che in realtà altro non è che la nostra voglia del nulla. E una volta che abbiamo detto di sì all'istante, l'affermazione diventa contagiosa, esplode in una catena di affermazioni che non conosce alcun limite. Dire sì a un unico singolo istante equivale a dire sì all'intera esistenza.
Ci sono due tipi di sofferenti in questo mondo. Quelli che soffrono per una carenza di vita. E quelli che soffrono per una sovrabbondanza di vita.
Quali sono le barriere che impediscono all'essere umano di arrivare perlomeno vicino al suo vero potenziale? La risposta a questa domanda la si può trovare in un'altra domanda. Qual è la caratteristica umana più universale: la paura o la pigrizia?
Un popolo ben armato è la miglior difesa contro la tirannia.
Il cinema, nella sua essenza, è una riproduzione della realtà... vale a dire che la realtà viene effettivamente riprodotta.
"Se il mondo che siamo costretti ad accettare è falso e niente è vero, ogni cosa è possibile." "Scoprendo cosa amiamo, scopriremo tutto ciò che odiamo... tutto ciò che sbarra la strada ai nostri desideri." "Il confort non sarà mai confort per chi cerca ciò che non è sul mercato." "Un interrogatorio sistematico sull'idea di felicità." "Recideremo le corde vocali di chi ha voce in capitolo, strapperemo i social symbol fuori dallo specchio, svaluteremo la moneta della società." "Affrontare il familiare, la società è una frode talmente completa e venale che deve essere distrutta in modo che il potere della memoria non ne ricordi l'esistenza." "Laddove c'è un fuoco, noi getteremo benzina." "Interrompere il corso dell'esperienza quotidiana in tutte le normali aspettative che porta con sé." "Vivere come se qualcosa dipendesse davvero dalle nostre azioni." "Rompere l'incantesimo dell'ideologia della nostra società consumistica in modo che i desideri repressi di una natura più autentica possano farsi avanti." "Dimostrare il contrasto tra come oggi è la vita e come potrebbe essere." "Immergerci nell'oblio delle azioni e sapere che ci stiamo riuscendo." "Saremo un'intensità nuova... nella vita ci scambieremo amore e odio, vita e morte, terrore e redenzione, repulsione e attrazione." "Un'affermazione della libertà talmente incondizionata che equivale alla totale negazione di ogni freno e limitazione."
Mi viene in mente un'immagine di Lawrence... due persone che si incontrano per strada e invece di proseguire senza guardarsi decidono di accettare quello che lui chiama 'il confronto tra le loro anime'.
Devi solo svegliarti!