ZORA LA VAMPIRA

Io devo andare in Italia, terra di artisti e di poeti.

Il grande mistero è perché questi si sono portati un camion sopra la barca.

Sei un grande, Speranza.

Zora è un nome tipico della mia terra... la Romania.

"Tu chi sei?" "Dracus... il conte Dracus, per servirti."

Ordine e disciplina!

Silenzio... ordine e silenzio!

Io sono un vampiro. Il bevitore di sangue. Il maledetto. Nella mia vita sono stato respinto, scacciato, emarginato. Certo, per nutrirmi io sono costretto a uccidere ma da quando sono venuto qui io mi sono sentito emarginato due volte, non solo come mostro, ma anche come uomo. Voi considerate noi stranieri come dei clandestini. Avete paura di noi perché veniamo dall'est.

Non sono solo io il vero vampiro.

Il mio paese era un bel posto ma è stato rovinato dal canto delle sirene del capitalismo. E quando basterebbe allungare una mano per arraffare quello che voi ci avete spacciato per felicità ci respingete, ci trattate da criminali. Pensate a scacciarci, a ucciderci, a morderci sul collo.

Non si può combattere contro la prepotenza di chi si sente più forte.

Maledetti, io spero che il Dio in cui non ho mai creduto arrostisca le vostre anime.

Questa umanità non merita di essere protetta.