2002: LA SECONDA ODISSEA

Nel primo giorno del nuovo secolo, umilmente chiediamo perdono e consacriamo queste ultime foreste della nostra un tempo bella nazione nella speranza che un giorno possano ritornare ad abbellire la nostra terra desolata... fino a quel giorno possa Dio benedire questi giardini e gli uomini coraggiosi che li accudiscono.

"Sei il solito sognatore." "E non credi che sia giusto che qualcuno abbia ancora un sogno?"

Non vedi la differenza? La differenza è che l'ho coltivato. Questa è la differenza. Che l'ho colto e l'ho tagliato. E ha un gusto particolare. Ha un colore. E un profumo... e mi riporta a un tempo in cui c'erano fiori su tutta la terra e c'erano valli e pianure di erba verde così morbida che potevi sdraiarti e addormentartici sopra. E c'erano cieli azzurri e l'aria era fresca ed era pieno di cose che crescevano dappertutto e non in cupole lanciate a milioni e milioni di miglia nello spazio.

Sai cosa non c'è più, amico mio? Non c'è più bellezza. Non c'è più immaginazione. Non ci sono più frontiere da conquistare. E vuoi sapere perché? C'è solo una ragione a tutto questo. Solo una ed è l'atteggiamento che oggi voi avete in questa stanza. A nessuno gliene frega niente.

Non puoi distruggere questa foresta.

Che Dio ti benedica, figliolo... sei un vero americano.

Allora... vorrei fare un annuncio. Da adesso in poi, tu drone numero 2 risponderai al nome di Paperina. E tu drone numero 1 risponderai al nome di Paperino. Paperone, che Dio lo benedica, non più con noi.

Quand'ero bambino ho messo un biglietto dentro una bottiglia. Avevo scritto il mio nome e il mio indirizzo e poi ho buttato la bottiglia nell'oceano. Mi sono sempre chiesto se qualcuno l'ha mai trovata.