ALIEN: COVENANT

L'antico quesito. A cui spero noi due risponderemo un giorno. Tutto questo... tutti questi prodigi dell'arte, del design, dell'ingegno umano, tutti assolutamente insignificanti di fronte all'unico quesito importante. Da dove veniamo noi. Io rifiuto di credere che il genere umano sia un sottoprodotto casuale di combinazioni molecolari o anche il risultato di un mero caso biologico. No, dev'esserci di più.

Io non credo nella fortuna, non mi interessa la fortuna, preferisco avere uomini capaci e preparati che fortunati. Osservazione, riflessione, fede e determinazione. In questo modo possiamo districarsi nel sentiero che si apre davanti a noi.

Il patogeno era programmato per infettare tutte le forme di vita non vegetali. Tutti gli animali. La carne, per intenderci. O per ucciderli immediatamente, o per usarli come incubatrici per generare una forma ibrida. Molto aggressiva.

La nebbia arriva su zampine di gatto.

Il mio nome è Ozymandias, re di tutti i re. Ammirate, voi potenti, la mia opera. E disperate.

Null'altro rimane, intorno alle rovine di quel rudere colossale, spoglie sterminate, le piatte sabbie solitarie si estendono oltre.

"Che cos'è se non amore?" "Dovere." "C'è di meglio."

Ho incontrato il diavolo una volta quando ero bambino e non l'ho dimenticato mai.

Le mani pigre fanno il lavoro del diavolo.

"In cosa credi, David?" "Nella creazione."

Essi appartengono a una specie morente che annaspa per risorgere.

Quando una nota è stonata, alla fine distrugge l'intera sinfonia.

"Quando chiudi gli occhi, è me che sogni?" "Io non sogno mai." "Nessuno comprende la solitaria perfezione dei miei sogni."

Meglio il re nell'inferno o vassallo in cielo?

"Come credi che sarà?" "Credo che se siamo gentili... sarà un mondo gentile."

Non farti mordere dai ragni.

Richard Wagner. L'oro del Reno atto secondo. L'entrata degli dei nel Valhalla.