ALTRIMENTI CI ARRABBIAMO

"Ce la giochiamo a carte?" "No." "Vuoi forse dire che sono un baro?" "Proprio così. Perché non facciamo a braccio di ferro?" "No." "Sono troppo forte per te, eh?" "Proprio così."

"Ma chi ci resta qui?" "Ma chi ti ci vuole?"

Ho un'idea favolosa. No, davvero, favolosa. E' favolosa. Era tanto favolosa... che non me la ricordo più.

"Senti, giochiamocela a birra e salsicce." "Sarebbe?" "Eh, una birra e una salsiccia, una birra e una salsiccia. Il primo di noi che scoppia, paga il conto e perde la macchina." "Okay, dove?" "Andiamo qui davanti, mi sembra un posticino tranquillo."

Ragazzo, un gelato di vaniglia... con molta panna. Aiuta la digestione, provaci anche tu.

"Allora che fai? Ti arrendi?" "Ehi, lepre... ti ricordi della tartaruga?"

Tu lo sai bene che io sono cattivo, dottore, tanto cattivo. Sono così cattivo che certe volte mi faccio persino paura da solo.

"Se c'è una cosa che non sopporto, sono i prepotenti." "Solamente? Io non sopporto neanche i rompiscatole."

"Aspettiamo fino a domani a mezzogiorno." "Altrimenti?" "Altrimenti... altrimenti?" "Altrimenti... altrimenti ci arrabbiamo."

"Per me l'ha capita." "Io dico di no." "Se ti dico che l'ha capita, l'ha capita, hai capito?"

"Chissà dove finiremo?" "Sulla ruota. Gira, gira e va, e dove si ferma, nessuno lo sa."

"Arrivederci." "Spero proprio di no!"

"Apri!" "Perché? Altrimenti v'arrabbiate?" "Siamo già arrabbiati!!!"

"Ce la giochiamo a carte?" "No. Facciamo a braccio di ferro." "No. Perché non ce la giochiamo a birra e salsicce?" "Dove?"