ARIANNA

La mia professione è come quella del medico. Devo essere pronto a tutto giorno e notte. Un buon dottore non si riposa fino a che il paziente non lascia il letto.

"Si chiama Frank Flannagan. Americano, molto ricco, petrolio, impresa di costruzioni, turboreattori, Pepsi Cola..." "La pausa che ristora?" "No, quella è l'altra. Pepsi Cola. Chi la prova si consola."

"Io sono contraria alla violenza. Secondo me, si spara troppo a questo mondo. E si ama troppo poco." "Vuole ripetere?" "Insomma, se la gente si amasse di più, si sparerebbe di meno."

I giovani non mi hanno mai interessata. Li trovo maldestri, presuntuosi e senza immaginazione.

"Quando lavora lei?" "Quando non ho niente da fare."

"Sono venuta prima." "Bene." "Sono venuta prima per dirle che non posso venire dopo."

"E' così che dovrebbe essere, nessun pericolo, nessuna complicazione, nessuno strascico." "Proprio nessuno." "Il guaio è che la gente si affeziona troppo. Le cose si trascinano, scene, lacrime, diventa tutto così morboso. E' meglio comportarsi come se ci si trovasse tra un aereo e l'altro."

Colui che ama se ne va.

"Anonima." "Perché non vuol dirmi il suo nome?" "Che importanza avrebbe... per due che si incontrano fra un aereo e l'altro?"

Conosco le regole. Ama e fuggi. Tutti rimangono bene, nessuno soffre.

"Sono fatti in uno strano modo. Da giovani, gli raddrizzano i denti, gli tolgono le tonsille e poi li ingozzano di milioni e milioni di vitamine. Qualcosa cambia dentro di loro, divengono... immunizzati, meccanizzati, condizionati e atomizzati. Non sono neppure sicura se ha un cuore." "Di chi parli, di un abitante di Marte?" "No, di un americano."

Voi francesi avete le idee chiare. Buongiorno e addio e tra l'uno e l'altro un pò d'amour. Niente forti drammi, niente isterismo, niente Rimmel che cola.