Ultimo aggiornamento:
07/01/2025
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Il database contiene:
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DELLAMORTE DELLAMORE
Anno: | 1994 |
Regia di: | Michele Soavi |
Genere: | Horror |
"Era solo per sentire come stavi." "Bah, sai com'è... si vive."
Quanto marmo sprecato. Non sarebbe più semplice se tutte le tombe fossero solo dei cumuli di terra senza sovraccoperta?
Mi chiamo Francesco Dellamorte. Nome buffo, no? Ho anche pensato di farmelo cambiare all'anagrafe. Andrea Dellamorte sarebbe molto meglio per esempio. Sono il custode del cimitero di Buffalora. Non so come è cominciata l'epidemia. So solo che alcuni cadaveri, non tutti per fortuna, entro sette giorni dal decesso, di notte si risvegliano e diventano morti che camminano. Io li chiamo ritornanti. Anche se non capisco perchè abbiano tanta voglia di ritornare.
Povero Gnaghi. Sulla sua carta d'identità c'è scritto segni particolari: tutti.
Ognuno di noi fa quello che può per non pensare alla vita.
La più bella persona viva che abbia mai visto.
Non si può vivere solo di ricordi.
Viene un momento nella vita in cui ti accorgi di conoscere più morti che vivi.
Mi chiamo Francesco Dellamorte. Con la mia laurea in biologia questo è l'unico posto di lavoro che ho trovato. D'altronde prima o poi vengono tutti qui.
Che cosa c'è di più bello di due innamorati che fanno l'amore?
Avrò letto sì e no due libri in tutta la mia vita. Uno... non l'ho mai finito. E l'altro è l'elenco del telefono.
Più ridono di me, più li sento lontani. Non si è mai abbastanza diversi.
Il primo amore non conta niente... quello che conta è l'ultimo.
Il tempo passa... e le cose non sono mai uguali. Sono sempre peggio.
Siamo nati per morire... per morire e basta.
Tra morti viventi e vivi morenti siamo tutti uguali.
In amore l'attesa è il momento migliore.
"No, non si può. Tu sei morta... e io sono vivo." "Ma io non ho pregiudizi, amore mio."
Gli elenchi del telefono? Ma sei impazzito? Lo sai che è la mia lettura preferita. Gnaghi, anche se hanno portato quelli nuovi, perchè i vecchi devono fare questa fine? E' così che rispetti i classici?
"Ma tu come te lo immagini il resto del mondo?" "Il resto del mondo... chissà poi se esiste il resto del mondo."
Il maltempo s'è guastato.
Lo sai come si chiamava mia madre da ragazza? Se te lo dico, non ci crederai. Si chiamava Dellamore.
"Come mai il filo spinato? Di notte entrano?" "No... escono, più che altro."
Sempre i migliori se ne vanno.
Siamo uguali io e te. Uccidiamo per indifferenza. Qualche volta per amore. Ma mai per odio. Io non so più chi è vivo e chi è morto.
Il resto del mondo non esiste.
La morte. La morte. La morte che arriva. La morte schifosa. La morte lasciva. La morte che vola. La morte normale che cela del mondo pietosa ogni male. La morte che vive. La vita che muore. La morte. La morte. La morte e l'amore... che aspettano insieme il grande giudizio... e non hanno mai fine... non hanno mai inizio.