Ultimo aggiornamento:
07/01/2025
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ELIZABETH: THE GOLDEN AGE

Anno: 2007
Regia di: Shekhar Kapur
Genere: Storico
La paura genera altra paura.
Io trovo l'impossibile di gran lunga più interessante.
Preghiamo di avere saggezza per non temere le ombre della notte e coraggio quando giungerà l'alba del giorno del pericolo.
La verginità è un bene che non perde mai il suo valore.
"Ci sono altri segni sul mio viso... da dove provengono?" "Pieghe del sorriso."
Ho molto poco da offrire ma qualunque cosa io abbia da dare... chiedetela, e sarà vostra.
Riuscite a immaginare che cos'è solcare l'oceano? Perfetto e vuoto. Vivi nella morsa della paura. Paura della tempesta. Paura di un'epidemia a bordo. Paura dell'immensità. E allora devi spingere bene quella paura in profondità. E studiare le carte. Osservare la bussola. Pregare per un vento favorevole. E sperare. Pura, autentica e fragile... speranza. Da principio non è altro che una nebbia all'orizzonte. Allora osservi meglio. Osservi meglio. Così diventa una macchia. Un'ombra in lontananza sull'acqua. Passa un giorno. Poi un altro giorno. E quel segno lentamente si espande lungo la linea dell'orizzonte prendendo forma. Finché al terzo giorno permetti a te stesso di credere. E osi sussurrare la parola... terra. Terra. Vita. Resurrezione. La vera avventura generata dalla vastità dell'ignoto sorta dall'immensità a nuova vita. Questo, vostra maestà... è il nuovo mondo.
Siamo stati noi a scoprire il nuovo mondo, signor Raleigh... o è stato il nuovo mondo che ha scoperto noi?
Io posso anche comandare il vento... c'è un uragano dentro di me che raderà al suolo la Spagna se oserete sfidarmi.
Questo è il problema delle congiure. Vero? Sono così tanti i segreti che non si è mai sicuri di chi è dalla parte di chi finché la partita non è chiusa.
Io non vorrei mai morire di una morte sanguinosa.
"Da quando avete così paura?" "Io ho sempre paura."
Uccidete una regina e tutte le regine diventeranno mortali.
Noi esseri mortali abbiamo molte debolezze. Proviamo troppe emozioni. Soffriamo troppo. Troppo presto moriamo. Ma di certo abbiamo l'opportunità di amare.
Poi mi avvicino alla morte e più ho voglia di vivere, più aumenta la mia fame di vita.
Perché temere il domani se abbiamo solo il presente?
"In qualche altro mondo, in qualche altro tempo... avreste potuto amarmi." "C'è soltanto un mondo che conosco."
Quando infuria la tempesta, ogni uomo agisce seguendo quella che è la sua natura. Alcuni restano muti per il terrore, alcuni fuggono, altri si nascondono. Altri ancora spiegano le loro ali come aquile e si librano in volo.
Mio adorato popolo. Vediamo le vele del nemico che si avvicinano. Sentiamo il rumore dei cannoni spagnoli sull'acqua. Ben presto dovremo affrontarli faccia a faccia. Sono decisa a restare fino al culmine della battaglia per vivere oppure morire in mezzo a voi. Finché voi e io saremo insieme nessun invasore ci conquisterà. Che vengano anche con le armate dell'inferno... non passeranno. E quando il giorno della battaglia sarà terminato, so che noi ci ritroveremo in cielo o sul campo da vincitori.
Mi chiamano la regina vergine. Non ho uno sposo. Non ho un signore. Non ho figli. Sono madre del mio popolo. Dio mi dia le forza di sopportare questa immensa libertà. Sono la vostra regina. Sono me stessa.