I CANNONI DI SAN SEBASTIAN

"Dio non abbandona nessuno." "Aspetta di vedere San Sebastian."

Dio vedrà del buono in te... sebbene devo dire che solo lui potrà vederlo, però.

Il guaio con te figliolo è che sei un uomo tormentato.

I cristiani rispondono sempre al suono della campana.

Gli hanno sparato, ma non ha ferite.

Io ho un terribile, terribile difetto... non mi piace prendere ordini.

Un uomo va dal posto dove nasce al posto dove muore.

"Tu sei un prete, no?" "Se vuoi chiamarmi padre... hai il mio permesso."

Sono sempre vicino a qualcosa... e poi fallisco.

Per la prima volta io mi sono creduto importante.

E' bello sentirsi uomo di nuovo.

"Non mi vedrai più... non a San Sebastian." "Ma forse in cielo." "Ti garantisco, neanche in cielo."

Vivi alla giornata... è meno penoso.

"E adesso come farai?" "Semplice... dirò messa."

Io non sono un prete. Ora non importa chi sono e cosa sono. Non lottate per me, non lottate per un saio ma lottate per voi stessi, per il diritto di credere in ciò che volete credere.

"Dimmi questo, meticcio... la parte spagnola del tuo sangue tradisce sempre quella indiana?" "Ho visto scorrere molto sangue in vita mia. Il sangue è sangue, è tutto uguale. Ma c'è sempre un Teclo che vuol trovarci una differenza."

Non c'è un prete qui. L'ultimo è morto e sepolto. Era un povero vecchio un pò toccato. Vedeva Dio negli uomini e non nelle pietre della chiesa. Ma come ho detto era un pò toccato.

Qui si è combattuto e vinto ma rammentate... non per merito di mura o di uomini, ma per merito della volontà di Dio.