I DANNATI E GLI EROI

La storia del reggimento parlerà per noi, un giorno, e dovrà parlare pulito.

A noi hanno dato la caccia tanto tempo che ci siamo abituati. Ha fatto presto il signor Lincoln a dire che siamo liberi. Ma non è vero. Non ancora. Forse in futuro, ma non ancora.

"Noi siamo degli ingenui a combattere la guerra dei bianchi." "Non è solo la guerra dei bianchi... noi combattiamo per farci onore."

Controluce. Bersaglio mobile. Senza appoggio... forse avrei sbagliato anch'io.

Il coraggio è il vostro punto di forza. I vostri precedenti lo dimostrano. Ma rapinatori e assassini possono essere coraggiosi quanto le persone perbene.

Il reggimento è la mia casa. La vera libertà. Il rispetto di me stesso. Invece, disertando, ritornavo ad essere niente altro che un sudicio negro vagabondo. E non sono così. Avete capito? Sono un uomo!

"Chi è Capitan Buffalo?" "Oh, è un... dunque, quando i pellerossa incontrarono per la prima volta il IX cavalleria, era pieno inverno e i soldati portavano pelli di bufalo per stare caldi. Avevano anche berretti di pelle che li rendevano molto buffi. Così, dato l'abbigliamento, gli indiani li chiamavano soldati bufali e Capitan Buffalo sarebbe... beh, sì, il soldato ideale, mi spiego? Alto, forte, una specie di Ercole."

Un soldato non deve ragionare col cuore... ma in base al regolamento.

Se il colore della pelle di un uomo dovesse essere considerato elemento di discriminazione da questa corte... allora io dico che è questa corte che deve andare sotto processo e non quell'uomo!

La regola che presiede a questa corte marziale come a tutte le corti marziali è di scoprire la verità e amministrare la giustizia.