Ultimo aggiornamento:
07/01/2025
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IL CATTIVO POETA

Anno: 2021
Regia di: Gianluca Jodice
Genere: Drammatico
Spero che questo sia l'inizio di un tempo nuovo, con l'Italia finalmente padrona del proprio destino.
Dei funesti presagi si stanno avverando e mai il più chiaro dei presagi ha impedito all'evento di compiersi.
Mussolini è l'unico che ha il coraggio di dire le cose e la forza per realizzarle.
Sul Mediterraneo dove la Grecia rivelò la bellezza, Roma la giustizia, la giudea la santità... non possiamo aspettare l'arrivo dei barbari.
Stanno consegnando l'Italia nelle mani di quel ridicolo nibelungo truccato alla Charlot.
Ormai sono vecchio e i vecchi amano solo la loro sopravvivenza.
Perlomeno non son gobbo... come il recanatese.
"Senza sparare un solo colpo abbiamo preso la città. Credo sia stata l'unica città al mondo governata da un poeta. I 500 giorni più belli delle nostre vite. Era una festa continua... non esistevano divieti, gerarchie. Si poteva fare tutto, camminare nudi per strada, prendere quintali di cocaina, potevi divorziare. Pensi, votavano persino le donne. Abbiamo anche scritto la costituzione. Eravamo pazzi, ma ci siamo divertiti." "E poi com'è finita?" "Come sempre in Italia quando qualcuno fa festa... in un bagno di sangue."
Al nostro poeta hanno preferito questo vigile urbano.
Abbiamo tutti bisogno di un balcone dal quale recitare la parte dei protagonisti. La differenza è che ci sono buoni attori e cattivi attori. Agli italiani piacciono soltanto le cattive rappresentazioni.
Il linguaggio rende estraneo ciò che è intimo.
La fedeltà è lo sforzo di un'anima per eguagliarsi ad un'altra anima più grande di lei.
Forse non dovremmo cercare risposte che non interessano più a nessuno. Abbiamo davanti Gabriele D'Annunzio signori. E gli italiani vogliono soltanto sentire che è morto così come è vissuto e onorarlo nel ricordo.